Come fare un prestito infruttifero tra amici o parenti in modo corretto
Quali sono le caratteristiche di un prestito infruttifero e come farlo correttamente tra amici e pareti per evitare accertamenti e sanzioni dal Fisco
Autore:Marianna Quatraro pubblicato il
Quali sono le caratteristiche del prestito infruttifero tra amici e parenti?
Il prestito infruttifero si distingue dalle altre tipologie di prestiti perché non prevede alcun tasso di interesse da calcolare sulla domma di denaro prestata, perchè può avvenire esclusivamente tra persone che si conoscono, che siamo amici o parenti e mai tra sconosciuti, e perché si tratta di una forma di prestito una tantum che non può avvenire in maniera abituale.
Il prestito infruttifero è una tipologia di prestito tra privati, che generalmente avviane tra amici e parenti, e la cui caratteristica principale è la restituzione del denaro prestato, o in un'unica soluzione o a rate, senza calcolo di alcun tasso di interesse. Vediamo qual è la procedura per fare un corretto prestito infruttifero tra amici o parenti.
Prestito infruttifero tra amici e parenti
Come fare un prestito infruttifero tra amici o parenti in modo corretto
Prestito infruttifero tra amici e parenti
Come anticipato a inizio pezzo, il prestito infruttifero si distingue dalle altre tipologie di prestiti perché non prevede alcun tasso di interesse da calcolare sulla somma di denaro prestata, ma altra caratteristica fondamentale di questa tipologia di prestito è che può avvenire esclusivamente tra persone che si conoscono, che siamo amici o parenti.
Stando, infatti, alle norme attualmente in vigore, il prestito infruttifero non può avvenire tra persone sconosciute. Inoltre, lo sottolineiamo, si tratta di un prestito possibile una tantum e non in maniera abituale, perché in questo caso risulterebbe una operazione sospetta agli occhi del Fisco, come sistema adottato ad chi per esempio ricicla denaro.
Come fare un prestito infruttifero tra amici o parenti in modo corretto
Per fare un prestito infruttifero corretto tra amici o parenti ed evitare così di incorrere eventualmente in sanzioni da parte del Fisco è importante seguire regole precise. Eventuali comportamenti sospetti potrebbero portare ad accertamenti fiscali per violazione delle norme antiriciclaggio o anche per classificazione del prestito come usurario.
Il prestito infruttifero per essere corretto deve essere fatto:
con pagamento tracciabile, preferibilmente un bonifico bancario, riportando la causale del versamento, per esempio scrivendo ‘prestito infruttifero per …’ e il motivo per cui si effettua il trasferimento di denaro;
tramite stesura di una scrittura privata, documento che rappresenta una tutela sia per le parti e sia nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, dove bisogna indicare i soggetti coinvolti nell’operazione e relativa documentazione, come carta d’identità e codice fiscale come per tutti gli atti d’ufficio; la data, modalità di versamento, modalità di restituzione ed eventuale termine ultimo per il rimborso del denaro, e specificare che si tratta di un prestito una tantum. Il consiglio è di registrare la scrittura privata presso l’Agenzia delle Entrate, soprattutto nel caso in cui il prestito fosse di un importo elevato, per cui bisogna pagare imposta di bollo di 16 euro per ogni quattro facciate del contratto e imposta di registro del 3% della cifra prestata da versare entro al massimo 20 giorni dalla data di stipula della scrittura;
epistolare, che avviene per corrispondenza con contratto da redigere in forma scritta da una delle parti e da inviare per posta all’altra parte che a sua volta firma il documento e lo rispedisce al mittente e in tal caso, a differenza della scrittura privata, non serve la registrazione del contratto;
garantito da cambiali, che permette eventualmente al creditore di richiedere l’esecuzione forzata del titolo se il debitore non rimborsa la somma e prevede il pagamento di una imposta di bollo pari al 12 per mille della cifra della cambiale.