Provare l’avvenuto pagamento di un debito è possibile, secondo la legge, conservando i documenti necessari a confermare l’effettivo pagamento e che sono generalmente ricevute di pagamento con strumenti tracciabili, come assegni, bonifici, pagamenti con carte di credit bancomat, eventuale scontrino fiscale o fattura con dicitura 'pagato' e timbro e/o firma del creditore, quietanza firmata da creditore se si paga in contanti.
Come fare a dimostrare di aver pagato un debito? Spesso quando si hanno debiti da saldare, di qualsiasi natura, si effettuano pagamenti a rate o in soluzioni uniche, a seconda chiaramente della somma da dover pagare, che necessitano, come buona norma dovrebbe essere, di essere ‘conservati’.
Ogni pagamento di debiti in corso, così come del resto dovrebbe avvenire per ogni genere di pagamento per acquisto di beni, servizi e prestazioni, dovrebbe essere appositamente documentato in modo da non incorrere mai in eventuali problemi, richieste o contestazioni. Vediamo quali sono i documenti validi per legge come prova di pagamento di un debito.
Per provare l’avvenuto pagamento di un debito è bene sapere che vi sono documenti necessari da conservare che, secondo quanto previsto dalla legge in vigore, rappresentano una conferma di pagamenti effettuati e che pertanto andrebbero sempre conservati.
I documenti in questione sono:
Sono ammessi come prove di pagamento di un debito anche eventuali bollettini precompilati che vengono dati a coloro che contraggono debiti con società finanziarie per prestiti. Generalmente i bollettini da pagare sono mensili e riportano una parte che deve essere sempre conservata e che riporta data di scadenza de pagamento del debito e relativo importo.
Effettuare il dovuto pagamento del debito con bollettini precompilati di questo genere e conservare la parte che resta al debitore una volta pagato l’importo, per esempio presso gli uffici postali, rappresenta certamente una prova valida che conferma il pagamento di un debito.