Il bonus assunzione studenti apprendisti è un'importante opportunità per le aziende che intendono ampliare il proprio organico con giovani risorse. Questo incentivo si traduce in uno sgravio contributivo del 100% per i primi 3 anni di contratto ai datori di lavoro con non oltre 9 addetti, offrendo vantaggi economici alle imprese che investono nella formazione dei giovani lavoratori.
Il 2025 segna un momento particolarmente favorevole per le imprese che desiderano rafforzare la propria forza lavoro, grazie a misure mirate che rendono più vantaggiosa l'assunzione di giovani talenti. Analizziamo nel dettaglio come funziona questo incentivo e quali sono i requisiti necessari per beneficiarne.
Le aziende che assumono un apprendista possono beneficiare di importanti agevolazioni economiche. Il bonus assunzione studenti apprendisti prevede uno sgravio contributivo del 100% per i primi 3 anni di contratto per i datori di lavoro con non più di 9 dipendenti. Al termine di questo periodo, l'aliquota viene ridotta al 10%, mantenendo comunque un significativo vantaggio economico.
Il pacchetto di agevolazioni comprende anche:
Questi vantaggi economici rendono particolarmente attrattiva l'assunzione di apprendisti, permettendo alle aziende di investire nella formazione di giovani talenti con un impatto ridotto sui costi del personale.
Il bonus assunzione studenti apprendisti spetta per due categorie principali di giovani:
Per il 2025, questi requisiti rimangono invariati, garantendo continuità alle aziende che pianificano assunzioni con questa modalità contrattuale.
Anche i datori di lavoro devono rispettare specifici requisiti per accedere al bonus. In particolare:
È fondamentale che le aziende siano in regola con le condizioni di lavoro e gli obblighi di legge e siano in possesso del Documento unico di regolarità contributiva (Durc).
La normativa vigente nel 2025 prevede che la contribuzione dovuta dai datori di lavoro per gli apprendisti, sia artigiani che non artigiani, venga rideterminata nel 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali. La legge stabilisce anche la ripartizione del contributo tra le gestioni previdenziali interessate.
Queste disposizioni si applicano anche con riferimento agli obblighi contributivi previsti dalla legislazione vigente in misura pari a quella degli apprendisti. Con riferimento ai periodi contributivi, viene meno per le regioni l'obbligo del pagamento delle somme occorrenti per le assicurazioni in favore degli apprendisti artigiani.
Per i datori di lavoro che occupano alle dipendenze un numero di addetti fino a 9, l'aliquota del 10% a loro carico è ridotta secondo questo schema:
Per accedere alle agevolazioni previste dal bonus assunzione studenti apprendisti, i datori di lavoro devono seguire una procedura specifica. A differenza di altri incentivi all'assunzione, il bonus per l'apprendistato non richiede una domanda preventiva tramite il portale INPS.
Il beneficio viene applicato direttamente in fase di elaborazione delle denunce contributive mensili, utilizzando i codici di autorizzazione e le modalità di esposizione previste dall'INPS. Per il 2025, è importante verificare che nella denuncia contributiva vengano correttamente indicati:
I datori di lavoro devono conservare tutta la documentazione attestante il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa, inclusi i piani formativi individuali e le evidenze delle attività formative svolte.
Il bonus assunzione studenti apprendisti rappresenta uno strumento efficace per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e, contemporaneamente, stimolare la crescita occupazionale nelle aziende, specialmente quelle di piccole dimensioni.
A differenza di altri incentivi all'assunzione introdotti nel 2025, come il Bonus Giovani previsto dal Decreto Coesione che richiede un incremento occupazionale netto, il bonus apprendistato non prevede tale requisito. Questa caratteristica lo rende particolarmente attrattivo per le piccole imprese che intendono ampliare il proprio organico gradualmente.
I dati mostrano che le aziende che utilizzano l'apprendistato come canale di inserimento lavorativo tendono a mantenere in organico una percentuale significativa degli apprendisti anche dopo il periodo formativo, contribuendo a una crescita occupazionale stabile e sostenibile.