Il lavoro notturno e quello nei giorni festivi rappresentano spesso una sfida per i lavoratori che beneficiano della legge 104, sia per chi è direttamente interessato da una disabilità, sia per chi assiste un familiare con handicap. La normativa italiana prevede specifiche tutele che consentono, in determinate condizioni, di essere esonerati da queste tipologie di turni. Vediamo in dettaglio come funziona l'esonero dai turni di notte e nei giorni festivi per chi ha la legge 104.
La normativa è chiara riguardo all'esonero dai turni notturni: il lavoro notturno non deve essere obbligatoriamente prestato dalla lavoratrice o dal lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 104.
Questo principio è stato ulteriormente ribadito da una precisazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha specificato che il lavoratore che fruisce della legge 104 può chiedere e ottenere l'esonero dalla prestazione del lavoro notturno.
Per essere esonerati dai turni di notte, i beneficiari dei permessi 104 devono:
È importante sottolineare che il datore di lavoro deve essere messo a conoscenza della situazione del dipendente attraverso una comunicazione formale.
Per quanto riguarda il lavoro nei giorni festivi e nelle domeniche, la normativa è più restrittiva rispetto a quella sui turni notturni. L'esonero dai turni festivi è riservato esclusivamente ai beneficiari diretti dei permessi 104 e non a chi assiste un familiare con disabilità.
Questo significa che solo la persona con disabilità riconosciuta ai sensi della legge 104 può richiedere di non lavorare nei giorni festivi, mentre chi assiste un familiare disabile non gode automaticamente dello stesso diritto.
I contratti collettivi nazionali di lavoro possono tuttavia prevedere condizioni più favorevoli, estendendo la possibilità di esonero dai turni festivi anche ai caregiver. È quindi consigliabile verificare quanto previsto dal proprio CCNL di riferimento.
Un importante contributo alla definizione del diritto all'esonero dai turni notturni per i caregiver è stato fornito dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 12649 del 2023. Questa pronuncia ha stabilito che il caregiver lavoratore che si occupa di un familiare con disabilità può essere esonerato dal lavoro notturno indipendentemente dalla gravità della disabilità.
In sostanza, la Cassazione ha chiarito che l'esonero spetta sia che al familiare sia stato riconosciuto il comma 1 dell'art. 3 della Legge 104 (condizione di disabilità) sia che gli sia stato riconosciuto il comma 3 (condizione di disabilità grave).
Questa interpretazione estensiva amplia notevolmente la platea dei beneficiari dell'esonero dai turni notturni, tutelando un maggior numero di lavoratori che si prendono cura di familiari con disabilità.
Nel 2025, la procedura per richiedere l'esonero dai turni notturni e festivi per i beneficiari della legge 104 rimane sostanzialmente invariata rispetto agli anni precedenti. I passaggi da seguire sono:
È consigliabile presentare la richiesta in forma scritta e conservare una copia della comunicazione con eventuale protocollo di ricezione da parte dell'azienda.
L'esonero dai turni notturni e festivi è pienamente compatibile con gli altri benefici previsti dalla legge 104, come i permessi retribuiti mensili o il congedo straordinario. Il lavoratore può quindi beneficiare contemporaneamente di:
Questa possibilità di cumulare diversi benefici rafforza la tutela offerta dalla legge 104 ai lavoratori con disabilità e ai caregiver.
Un aspetto spesso trascurato riguarda i turni di reperibilità per i beneficiari della legge 104. La reperibilità è quell'istituto contrattuale che prevede che il lavoratore, pur non prestando attività lavorativa, si mantenga disponibile a intervenire prontamente in caso di chiamata da parte del datore di lavoro.
Per quanto riguarda i beneficiari della legge 104, è stato chiarito che l'esonero dai turni notturni si estende anche ai turni di reperibilità notturna. Questo significa che i lavoratori che assistono persone con disabilità possono richiedere di non essere inclusi nei turni di reperibilità che si svolgono durante le ore notturne.
La ratio di questa estensione risiede nella necessità di garantire al caregiver la possibilità di fornire assistenza continua al familiare disabile anche durante le ore notturne, senza il rischio di dover interrompere tale assistenza per rispondere a chiamate di lavoro.