Come funziona il decreto ingiuntivo per fatture non pagate secondo leggi 2022

Punto di riferimento che disciplina il funzionamento del decreto ingiuntivo per fatture non pagate è l'articolo 633 del Codice di procedura civile.

Autore: Chiara Compagnucci
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Come funziona il decreto ingiuntivo per

Fatture non pagate, come funziona il decreto ingiuntivo?

Il decreto ingiuntivo viene emesso dal tribunale o dal giudice di pace ed è l'atto per esigere il credito dovuto, ad esempio per una fattura non pagata. Al debitore sono concessi 40 giorni per ottemperare alla richiesta o per proporre opposizione.

Può capitare, per colpa o per dolo, che un creditore non riesca a riscuotere quanto dovuto. Il fenomeno delle fatture non pagate può infatti colpire qualunque tipo di comparto tra prodotti o servizi con il cliente che non corrisponde al fornitore la somma pattuita. Lo strumento per sistemare le case ovvero per esigere il pagamento è il decreto ingiuntivo. Si tratta di un atto formale emesso da un tribunale che ha evidentemente un valore maggiore rispetto al sollecito di pagamento.

Quest'ultimo, anche se formulato per iscritto, ha infatti un carattere più bonario, sebbene contenga tutte le informazioni di riferimento ovvero i dati propri e quelli del cliente, i dati relativi alle fatture non pagate, la descrizione dei servizi o prodotti a cui si riferiscono le fatture non pagate, le imposte applicate, la cifra totale da corrispondere. Vediamo quindi nel dettaglio:

  • Fatture non pagate, come funziona il decreto ingiuntivo
  • Leggi 2022 funzionamento decreto ingiuntivo

Fatture non pagate, come funziona il decreto ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo viene emesso dal tribunale o dal giudice di pace ed è l'atto per esigere il credito dovuto, ad esempio per una fattura non pagata. Al debitore sono concessi 40 giorni per ottemperare alla richiesta o per proporre opposizione. In tutti i casi, il credito non deve essere esigibile, la somma dovuta deve essere quantificata nel suo ammontare e il creditore deve poter dimostrare l'effettiva esistenza del credito.

Il decreto ingiuntivo è immediatamente esecutivo e di conseguenza il creditore può pignorare il debitore senza aspettare i 40 giorni o l’esito dell'opposizione eventualmente presentata.

Vale quindi la pena ricordare un ben nota sentenza della Corte di Cassazione, secondo cui chi ha ricevuto dal proprio debitore un mandato con rappresentanza, al fine di riscuotere un credito vantato dal mandante verso terzi, ad esempio per via di una fattura non pagata, e soddisfarsi sul ricavato, è legittimato a chiedere un decreto ingiuntivo nei confronti del debitor debitoris, a nulla rilevando che non abbia formalmente speso il nome di quest'ultimo, quando non possa esistere alcun ragionevole dubbio circa l'identità tra il credito azionato, e quello la cui riscossione forma oggetto del mandato.

Leggi 2022 funzionamento decreto ingiuntivo

Punto di riferimento che disciplina il funzionamento del decreto ingiuntivo per fatture non pagate è l'articolo 633 del Codice di procedura civile. Qui viene esplicitamente spiegato che su domanda di chi è creditore di una somma liquida di danaro o di una determinata quantità di cose fungibili, o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o di consegna per 3 circostanze.

Innanzitutto se del diritto fatto valere si dà prova scritta. In seconda battuta se il credito riguarda onorari per prestazioni giudiziali o stragiudiziali o rimborso di spese fatte da avvocati, cancellieri, ufficiali giudiziari o da chiunque altro ha prestato la sua opera in occasione di un processo. E infine se il credito riguarda onorari, diritti o rimborsi spettanti ai notai a norma della loro legge professionale, oppure ad altri esercenti una libera professione o arte, per la quale esiste una tariffa legalmente approvata. Sempre secondo il medesimo articolo del Codice di procedura civile.

L'ingiunzione può essere pronunciata anche se il diritto dipende da una controprestazione o da una condizione, purché il ricorrente offra elementi atti a far presumere l'adempimento della controprestazione o l'avveramento della condizione.

In estrema sintesi, la normativa regola il procedimento di ingiunzione. Emerge come si tratti di un procedimento speciale in cui il titolare di un diritto di credito, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, può ottenere un decreto ingiuntivo ovvero un decreto di condanna nei confronti del debitore. Rispetto alle forme tipiche del processo ordinario di cognizione, la modalità è evidentemente più veloce e facile.