Il diritto di cristallizzazione di opzione donna 2022 per andare in pensione anche dopo il 2022 permette a tutte le donne lavoratrici, sia dipendenti che autonome, di uscire prima con questa forma pensionistica anche quando la misura sarà esaurita a condizione, però, di maturare i requisiti richiesti entro quest’anno, con i 35 anni di contributi necessari maturati entro il 31 dicembre 2020.
Come funziona il diritto di cristallizzazione di opzione donna 2022-2022? Andare in pensione con opzione donna, a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome, è una misura sperimentale che dovrebbe esaurirsi entro il 31 dicembre 2022 a meno di ulteriori proroghe.
Per presentare attualmente domanda di pensione anticipata per opzione donna bisogna aver raggiunto non solo i limiti di età appena riportati, cioè di 58 e 59 anni, ma è anche necessario aver maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020.
Per effetto, però, della cristallizzazione cosiddetta del diritto alla pensione, chi matura entro l'anno i requisiti per andare in pensione con opzione donna potrà usufruirne anche quando la misura sarà terminata. Vediamo allora cos'è e come funziona la cristallizzazione per andare in pensione con opzione donna.
La cristallizzazione del diritto di alla pensione con una determinata forma pensionistica consente ai soggetti interessati di usufruire della forma pensionistica prescelta per anticipare la pensione anche se e quando la relativa misura si esaurisce.
Ciò significa che la cristallizzazione del diritto alla pensione anticipata con opzione donna 2022-2022 permette a tutte le donne lavoratrici, sia dipendenti pubbliche e private, sia lavoratrici autonome, di poter andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 anni e 59 anni di età avendo maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020 anche dopo il 2022, quando cioè la misura, stando alle norme attuali, dovrebbe esaurirsi.
Maturati i requisiti richiesti entro l’anno, infatti, la legge permette di presentare relativa domanda di pensione con opzione donna anche successivamente al termine della misura, vale a dire anche nel 2022, 2023, e oltre, quando insomma la lavoratrice lo dovesse ritenere più opportuno e conveniente se è stato comunque maturato il diritto alla pensione con opzione donna.
Per effetto, dunque, della cristallizzazione del diritto alla pensione con opzione donna, tutte le lavoratrici che entro il 2022 maturano i requisiti richiesto per tale forma pensionistica possono usufruirne anche una volta conclusa la stessa, sempre considerando che per l’uscita effettiva con opzione donna bisogna calcolare le due finestre mobili previste, di 12 mesi per lavoratrici dipendenti e 18 mesi per lavoratrici autonome.
Stando a quanto previsto dalle attuali norme, per cristallizzare il diritto alla pensione con opzione donna 2022 non è necessario presentare alcuna domanda specifica perché una volta maturato il diritto alla pensione con tale forma pensionistica raggiungendo i requisiti richiesti, lo stesso diritto alla pensione con opzione donna resta per sempre e l’unica domanda che bisogna presentare è quella di pensione opzione donna all’Inps esattamente come per la pensione con ogni altra forma pensionistica.
La domanda di pensione con opzione donna si può presentare sempre, anche dopo il 2022 una volta esaurita eventualmente la misura, nel 2022, o anche nel 2023. Ricordiamo che anche in tal caso, ovviamente, una volta che si opta per l’uscita anticipata con opzione donna si accetta il calcolo della pensione finale esclusivamente con sistema contributivo.
Anticipare la pensione con opzione donna anche una volta esaurita la misura dopo il 2022: come funziona diritto di cristallizzazione