Il Tfr, Trattamento Fine Rapporto, rappresenta una componente della retribuzione dei lavoratori dipendenti in Italia, fungendo da accantonamento economico che garantisce una copertura finanziaria in caso di cessazione del rapporto professionale. Questo istituto retributivo costituisce una somma che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al lavoratore alla conclusione del rapporto lavorativo, indipendentemente dalla causa che ne ha determinato la fine, sia essa licenziamento, dimissioni o pensionamento. Analizziamo nel dettaglio come funziona il Tfr nel contratto CCNL credito e assicurazioni 2025.
Il Tfr costituisce una forma di retribuzione differita che il lavoratore matura progressivamente durante l'intero periodo di impiego. Rappresenta una sorta di piano di accumulo individuale, che garantisce al dipendente una copertura finanziaria necessaria per affrontare il periodo di transizione tra un'occupazione e l'altra, o come sostegno economico al momento del pensionamento.
Per i dipendenti del settore credito e assicurazioni, il Tfr assume particolare rilevanza considerata la specificità del contratto collettivo di riferimento. Il CCNL credito e assicurazioni 2025 prevede infatti norme specifiche che disciplinano questo istituto, definendone con precisione calcolo, modalità di accantonamento e tempi di liquidazione.
Il diritto alla liquidazione del Tfr si acquisisce nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro. Tuttavia, i lavoratori dipendenti hanno la possibilità di chiedere, entro limiti ben definiti dalla legge, un anticipo della quota maturata durante la loro vita lavorativa.
Il metodo di calcolo del Tfr per i dipendenti del settore bancario e assicurativo segue i principi generali stabiliti dall'articolo 2120 del Codice Civile, con alcune specificità previste dal CCNL di settore.
Le basi retributive per il calcolo del trattamento di fine rapporto e dell'indennità sostitutiva di preavviso per i dipendenti con contratto credito e assicurazioni 2025 sono rappresentate dallo stipendio percepito dai lavoratori e in base a esso si determina la quota di Tfr che matura annualmente.
Per calcolare correttamente il Tfr, occorre considerare la retribuzione complessiva del dipendente, che comprende tutti gli elementi retributivi, ovvero:
La formula per il calcolo del Tfr prevede di:
In pratica, ogni anno il datore di lavoro deve accantonare il 6,91% degli emolumenti imponibili percepiti dal lavoratore e versare all'INPS lo 0,5% come contributo al fondo di garanzia.
A partire dal secondo anno di accantonamento, le somme accumulate vengono rivalutate annualmente per un ammontare pari all'1,5% in misura fissa, più il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT rispetto all'anno precedente.
Per comprendere meglio il meccanismo di calcolo del Tfr nel contratto credito e assicurazioni, consideriamo un esempio pratico:
Un dipendente del settore bancario con una retribuzione annua lorda di €45.000 nel 2025.
Calcolo della quota annua di Tfr:
€45.000 ÷ 13,5 = €3.333,33
Contributo fondo garanzia INPS (0,5% di €45.000) = €225
Quota Tfr annua = €3.333,33 - €225 = €3.108,33
Questa quota verrà accantonata e, negli anni successivi, rivalutata secondo i parametri stabiliti dalla legge.
Dopo il primo anno di accantonamento, il Tfr sarà soggetto a rivalutazione. Supponendo un tasso di inflazione del 2% per l'anno successivo, la rivalutazione sarà calcolata come segue:
Tasso di rivalutazione = 1,5% + (75% × 2%) = 1,5% + 1,5% = 3%
Rivalutazione = €3.108,33 × 3% = €93,25
Quindi, il Tfr rivalutato dopo il primo anno sarà di €3.108,33 + €93,25 = €3.201,58
Secondo quanto previsto dal contratto credito e assicurazioni 2025, il pagamento dell'importo di Tfr maturato fino al momento della cessazione del rapporto di lavoro deve essere liquidato immediatamente dopo la fine del rapporto lavorativo.
Il datore di lavoro è obbligato a pagare al lavoratore con contratto credito e assicurazioni l'importo del Tfr accantonato, rilasciando contestualmente un certificato che riporti l'indicazione della durata della prestazione, del grado, dell'area professionale, della posizione organizzativa e della mansione alla quale era addetto al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.
Occorre precisare che l'importo di Tfr da liquidare al momento della cessazione del rapporto di lavoro si matura anche durante il periodo di prova nel contratto credito e assicurazioni.
Il CCNL credito e assicurazioni 2025 segue le disposizioni di legge in materia di anticipazione del Tfr, permettendo ai lavoratori che abbiano maturato almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro di richiedere un'anticipazione non superiore al 70% del trattamento cui avrebbero diritto in caso di cessazione del rapporto.
Le motivazioni che giustificano la richiesta di anticipazione sono:
L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta dal trattamento di fine rapporto. I contratti collettivi possono prevedere condizioni di miglior favore rispetto a quanto stabilito dalla legge.