La marca da bollo virtuale funziona esattamente come la marca da bollo cartacea, nel senso che ha lo stesso valore, ma si ottiene diversamente. Se, infatti, stando a quanto previsto dalle regole 2022 in vigore, la marca da bollo cartacea si può acquistare presso qualsiasi tabaccaio e chiunque ne ha bisogna può acquistarla per documenti e atti per cui è necessario applicarla, la marca da bollo virtuale vale solo per chi ne presenta apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate che, a sua volta, autorizza l’azienda o il professionista all’uso della marca da bollo virtuale e solo nei casi di emissione di un elevato numero di fatture annuali
Come funziona la marca da bollo virtuale? La marca da bollo virtuale è una tipologia di marca da bollo che serve per pagare, appunto, l’imposta da bollo e può essere applicata su fatture digitali e cartacee pagando tramite il modello F24. La marca da bollo virtuale si può usare per fatture emesse da aziende o professionisti a condizione che, però, siano di elevato numero all’anno. Vediamo quali sono le regole 2022 per usare la marca da bollo virtuale.
La marca da bollo virtuale funziona esattamente come la marca da bollo cartacea, nel senso che ha lo stesso valore, ma si ottiene diversamente. Se, infatti, stando a quanto previsto dalle regole 2022 in vigore, la marca da bollo cartacea si può acquistare presso qualsiasi tabaccaio e chiunque ne ha bisogna può acquistarla per documenti e atti per cui è necessario applicarla, la marca da bollo virtuale vale solo per chi ne presenta apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.
E’, infatti, l’Agenzia delle Entrate che autorizza l’azienda o il professionista all’uso della marca da bollo virtuale. Per avere l’autorizzazione all’uso della marca da bollo virtuale bisogna emettere un elevato numero di fatture annuali e in una apposita Dichiarazione il richiedente deve indicare il numero di documenti soggetti a marca da bollo emessi nell’anno precedente.
Sono due sono le sezioni della Dichiarazione da compilare: nella prima bisogna inserire i propri dati, i dati del rappresentante che firma la dichiarazione e del soggetto che si impegna alla presentazione telematica e i dati generali, con l’autorizzazione all’assolvimento dell’imposta di bollo in modo virtuale.
Passando alla seconda sezione, bisogna compilare il quadro A se ci si riferisce a documenti e atti soggetti a imposta fissa, o il quadro B se ci si riferisce a soggetti a imposta proporzionale.
Una volta ottenuta l’autorizzazione all’uso della marca da bollo virtuale dall’Agenzia delle Entrate, bisogna indicare l’importo da pagare con il modello F24, utilizzando il codice 2505 Bollo virtuale-rata, riportare poi sulla fattura la dicitura ‘Bollo virtuale ex art.15 del DPR 642/1972’ e presentare entro il 31 gennaio dell’anno successivo la dichiarazione per la liquidazione effettiva riportando il numero di documenti fiscali emessi con l’imposta di bollo virtuale pagata. Il totale dell’imposta di bollo deve essere pagata ogni due mesi secondo le seguenti scadenze: 28 febbraio, 30 aprile, 30 giugno, 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre.
La marca da bollo virtuale non si può comprare in negozi fisici ma si può avere dall’Agenzia delle Entrate ed esiste in diversi importi. Nei casi di prestazioni occasionali di massimo 30 giorni con lo stesso committente non emette fattura ma una ricevuta fiscale dove applicare la marca da bollo virtuale (o cartacea) se l’importo è maggiore ai 77,47 euro.
Chi opera in regime forfettario emette fatture esenti Iva deve applicare l'imposta di bollo alle fatture di importo maggiore di 77,47 euro e pagare con la marca da bollo virtuale di 2 euro.
Diverse sono le modalità possibili di pagamento della marca da bollo virtuale. E’, infatti, possibile pagare l’importo dovuto: