La pace contributiva è un meccanismo che permette a determinate categorie di lavoratori di recuperare contributi non versati per coprire periodi scoperti da contribuzione. Si tratta, però, di una possibilità disponibile solo per lavoratori iscritti alle gestioni Inps dipendenti, sia pubblici che privati, Gestione Separata, Gestione Artigiani-Commercianti che non hanno maturato alcuna anzianità contributiva prima del 31 dicembre 1995. Non vale per liberi professionisti iscritti a Casse private.
Come funziona la pace contributiva per recuperare i contributi? Per recuperare contributi per la copertura di periodi scoperti da contribuzione è possibile, tra i sistemi disponibili, ricorrere anche alla cosiddetta pace contributiva. Si tratta di un meccanismo che permette di riscattare fino a 5 anni di contributi, scaricando il costo delle tasse.
Con la pace contributiva, dunque, si possono recuperare contributi, detraendone il costo dalle tasse e contribuendo, allo stesso tempo, ad aumentare il montante contributivo per il calcolo della pensione finale. Vediamo quali sono le leggi 2022 relative alla pace contributiva per il riscatto dei contributi.
La pace contributiva è, come accennato, un meccanismo che permette a determinate categorie di lavoratori di recuperare contributi non versati per coprire periodi scoperti da contribuzione ai fini pensionistici. Si tratta, però, di una possibilità disponibile solo per lavoratori iscritti alle gestioni Inps dipendenti, sia pubblici che privati, Gestione Separata, Gestione Artigiani-Commercianti che non hanno maturato alcuna anzianità contributiva prima del 31 dicembre 1995. I periodi da recuperare devono essere compresi tra il primo e l'ultimo anno di versamenti contributivi già effettuati e avvenuti tra il primo gennaio 1996 e il 29 gennaio 2019.
I contributi che si possono recuperare con la pace contributiva sono quelli relativi a periodi scoperti e per un massimo di 5 anni. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, è prevista la detraibilità dell'importo versato al 50%. I periodi da riscattare sono obbligatoriamente soggetti al metodo di calcolo contributivo.
La pace contributiva per recuperare contributi per la copertura di periodi scoperti da contribuzione si può, in particolare, richiedere per i seguenti periodi:
Non possono ricorrere alla pace contributiva per recuperare i contributi i lavoratori iscritti alle Casse private per i liberi professionisti o agli ordinamenti previdenziali di Stati esteri. I liberi professionisti lavoratori autonomi iscritti alle proprie Casse private sono esclusi, dunque, dalla pace contributiva ai fini pensionistici.
Il costo dei contributi da versare con la pace contributiva ai fii pensionistici avviene esclusivamente con metodo contributivo, applicando l’aliquota contributiva in vigore nella gestione in cui si chiede il riscatto alla retribuzione da lavoro percepita nei dodici mesi precedenti la domanda e, per esempio, in base agli anni di studio da riscattare o si servizio civile, ecc.
L’onere calcolato si può poi detrarre al 50 % dai redditi nell'anno del versamento e nei 4 successivi e il relativo versamento si può effettuare o in un’unica soluzione o in 120 rate mensili al massimo di importo non inferiore a 30 euro e senza interessi. Se durante la rateizzazione avviene il pensionamento, allora le rate residue si devono versare in un’unica soluzione.
Per chiedere la pace contributiva per recuperare i contributi bisogna compilare apposito modulo di domanda, che disponibile sul sito Inps. Una volta compilato in ogni sua parte, il modulo deve essere o inviato direttamente online sul sito Inps attraverso il servizio dedicato o presentato a Enti di patronato e intermediari dell'Istituto, che svolgono la relativa pratica attraverso i servizi telematici disponibili.
Recupero dei contributi per un periodo non dichiarato per il diritto e il calcolo della pensione finale: che offre tranquillità ai fini della pensione.