Non esistono leggi in Italia che permettono di andare in pensione anticipata nel 2021 per malattia ma esistono casi specifici che permettono a determinate categorie di persone malate di godere di sconti sui requisiti per la pensione finale, riducendo l’età da raggiungere, per esempio, per l’uscita, ma solo a determinate condizioni e soddisfacendo determinati requisiti, come quelli richiesti per pensione prima con ape social o pensione di vecchiaia anticipata.
Andare in pensione anticipata per malattia nel 2021 è possibile grazie a diverse forme pensionistiche vigenti che permettono di anticipare l’uscita ma solo a determinate categorie di persone e con determinate malattie. Vediamo allora in questo pezzo come funziona la pensione anticipata per malattia nel 2020-2021.
Andare in pensione anticipata per malattia non è generalmente possibile a meno che la malattia non implichi una invalidità che riduce la capacità lavorativa di un soggetto. L'ape social è uno dei sistemi che permette di andare in pensione anticipata a chi è malato ma con una invalidità superiore al 74%.
Non tutti possono, infatti, andare in pensione anticipata per malattia con l’ape social: i requisiti richiesti per uscire prima con questo sistema sono di 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi, potendo dunque uscire fino a quattro anni prima rispetto ai requisiti richiesti dalla pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi) e si può uscire prima con l’ape social solo a condizione di appartenere a specifiche categorie di persone considerate svantaggiate e che, in relazione ai malati, soddisfino i seguenti requisiti:
L’importo della pensione maturata al momento di accesso all'ape social può avere il valore massimo di 1.500 euro lordi al mese.
Alcuni casi di malattie che portano a invalidità, come malattie psichiche o malattie oncologiche, è possibile uscire prima con la pensione di vecchiaia anticipata che prevede i seguenti requisiti:
Precisiamo che questa possibilità di pensione anticipata nel 2020-2021 per malattia vale solo ed esclusivamente per lavoratori dipendenti del settore privato, lavoratori iscritti cioè all’Assicurazione Generale Obbligatoria e ai fondi di previdenza sostitutivi dell’Ago e non per lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti pubblici.
Nei casi di riconoscimento di invalidità civile a causa di malattie mentali come la depressione, i lavoratori malati con una invalidità pari all’80% possono andare in pensione di vecchiaia anticipata a 60 anni e, in assenza dei requisiti contributivi di 5 anni, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio.
Anche nel caso di malattia oncologica, e grave, per poter andare in pensione anticipata nel 2021 è necessario che la malattia porti al riconoscimento di una invalidità dal 74% in poi.
Le leggi italiane non prevedono, infatti, alcuna agevolazione in tema di pensione anticipata per i malati oncologici, ma si può andare in pensione anticipata 2020-2021 se si è malati di tumori solo se la stessa malattia causa invalidità. In caso contrario, al malato oncologico non è permesso uscire prima ma, al contrario, deve continuare a lavorare come ordinariamente previsto fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici previsti dalla pensione di vecchiaia o altra eventuale forma pensionistica vigente possibile.
La domanda per la pensione di vecchiaia anticipata nel 2020-2021 in caso di malattia deve essere presentata direttamente all’Inps nelle modalità solitamente previste per legge.