Come funziona la reperibilità notturna secondo leggi e CCNL 2022

La reperibilità negli orari notturni ha un impatto significativo sullo stile di vita e quindi può essere difficile per le aziende attirare personale.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come funziona la reperibilità notturna s

Reperibilità notturna 2022, come funziona?

La reperibilità del lavoratore negli orari notturni si traduce nell'obbligo del lavoratore di porsi in condizione di essere subito rintracciato, al di fuori del proprio orario di lavoro, in vista di una prestazione lavorativa.

La reperibilità del lavoratore negli orari notturni, prevista dalla contrattazione collettiva (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici), è una prestazione strumentale e accessoria diversa dalla prestazione di lavoro.

E che presenta appunto la particolarità della disponibilità del dipendente anche nella fascia orari notturna. A tal proposito, viene considerato lavoratore notturno colui che svolge almeno tre ore di lavoro giornaliero normale oppure che svolge per almeno tre ore di lavoro di notte per almeno 80 giorni lavorativi all'anno.

A loro volta, i notturni possono essere lavoratori abituali oppure occasionali. Questo strumento prevede quindi la combinazione tra lavoro notturno, che di per sé è soggetto a disposizioni ben precise, e reperibilità, anch'esso soggetto a regole fisse a tutela del lavoratore e per assecondare le esigenze del datore. Vediamo quindi:

  • Reperibilità notturna 2022, come funziona
  • Leggi e Ccnl 2022 sulla reperibilità notturna

Reperibilità notturna 2022, come funziona

La reperibilità del lavoratore negli orari notturni si traduce nell'obbligo del lavoratore di porsi in condizione di essere subito rintracciato, al di fuori del proprio orario di lavoro, in vista di una prestazione lavorativa.

A ben vedere, alcune professioni - pensiamo ad esempio a quelle mediche, dai chirurghi fino ad arrivare agli infermieri, ma anche i vigili del fuoco o gli addetti alla manutenzione di impianti e macchinari - vedono nella reperibilità una caratteristica centrale.

Dal punto di vista del lavoratore, nel caso di consenso alla reperibilità, vige l'obbligo di raggiungere il luogo della prestazione nel più breve tempo possibile. Da parte sua, il datore di lavoro può ricorrere a questo strumento solo per motivi di indifferibilità e di urgenza.

Entrambi devono poi attenersi alle disposizioni generali, secondo cui la reperibilità notturna va intesa come una prestazione strumentale e accessoria rispetto a quella di lavoro principale.

Il servizio di reperibilità svolto nel giorno di riposo settimanale limita il godimento del riposo e comporta il diritto ad un particolare trattamento economico aggiuntivo stabilito dalla contrattazione collettiva. Come ricordato dalla Corte di Cassazione, può prevedere anche il diritto a un giorno di riposo compensativo.

Se il ricorso alla reperibilità coincide con una domenica, il dipendente acquisisce il diritto alla fruizione di un riposo compensativo. L'indennità corrisposta ha carattere retributivo e non va inclusa nel calcolo del compenso per festività.

Leggi e Ccnl 2022 sulla reperibilità notturna

La reperibilità negli orari notturni ha un impatto significativo sullo stile di vita e quindi può essere difficile per le aziende attirare personale.

Di conseguenza, la maggior parte offre più soldi per la disponibilità di notte. In alcune aziende, lo stipendio potrebbe persino essere raddoppiato, il che significa che si rivela una grande opportunità dal punto di vista economico.

Secondo una famosa sentenza della Corte di Cassazione, la reperibilità fuori orario non costituisce di per sé una mansione in senso tecnico-giuridico, ma integra un obbligo accessorio e intermedio per il lavoratore preposto a un determinato servizio e alle connesse specifiche mansioni.

Di conseguenza la riduzione temporale di questo obbligo e la riduzione quantitativa dello speciale compenso previsto per detta reperibilità non vanno in contrasto con il divieto stabilito dall'articolo 2103 del Codice civile.

L'obbligo di reperibilità è connesso alla possibilità di assentarsi dal lavoro, "salvo garantire durante l'assenza la sicurezza dei locali e dei materiali affidati in custodia - si legge nella sentenza - deve ritenersi che detta reperibilità costituisca una particolare modalità della prestazione che non ha nulla a che vedere con il lavoro straordinario".