Dal punto di vista procedurale, il medico prescrive su PC e la ricetta è immediatamente disponibile sul sistema informativo regionale e su quello nazionale. Il cittadino riceve dal medico un promemoria con un codice a barre che identifica la ricetta. Il farmacista legge dal promemoria l'identificativo della ricetta e interroga il sistema regionale.
Perché usare la ricetta elettronica? Per la riduzione della carta utilizzata, verrebbe da dire. Ma soprattutto per il controllo maggiore sull'appropriatezza delle impegnative mediche prescritte rispetto alla storia clinica del paziente. Senza dimenticare, fondamentale di questi tempi, la limitata esposizione al rischio di infezioni.
Il sistema è quindi in grado di effettuare in tempo reale i controlli per verificare la disponibilità del farmaco da erogare grazie all'interconnessione con la Banca Dati del Prontuario Aita, nonché la verifica che la medesima confezione non sia stata già venduta in precedenza. Quindi la corretta identificazione dell'assistito in fase di prescrizione.
Poi l'esistenza della prestazione specialistica sulla base dei nomenclatori tariffari e dei cataloghi forniti da ogni singola Regione. Infine l'esistenza del diritto dell'assistito alle esenzioni per reddito. Approfondiamo alcuni aspetti:
Ricetta elettronica, come funziona nel 2022
Come può essere richiesta la ricetta elettronica
Dal punto di vista procedurale, il medico prescrive su PC e la ricetta elettronica è immediatamente disponibile sul sistema informativo regionale e su quello nazionale. Il cittadino riceve dal medico un promemoria con un codice a barre che identifica la ricetta ovvero il cosiddetto numero ricetta elettronica. Il farmacista legge dal promemoria l'identificativo della ricetta, dalla TS il codice fiscale, e interroga il sistema regionale.
Riceve dal sistema regionale i dati della ricetta e inserisce i codici di ciascuna confezione e al termine chiude la ricetta. Infine, appone le fustelle sul promemoria che ritira. Il periodo entro cui la ricetta elettronica può essere utilizzata per il ritiro delle medicine è di 30 giorni dalla data di compilazione che è presente sulla ricetta elettronica. In ogni caso si possono prescrivere fino a 2 confezioni per farmaco.
Da parte sua, il medico compila la ricetta dematerializzata al computer. Utilizza una specifica applicazione informatica per registra le stesse informazioni richieste dalla ricetta rossa cartacea ovvero il proprio numero identificativo, i dati dell'assistito, il medicinale o gli accertamenti necessari, il quesito diagnostico, cioè il problema di salute che motiva la richiesta della prestazione, eventuali esenzioni per reddito o per patologia, il codice di priorità per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che si effettuano per la prima volta.
Dal punto di vista tecnico, il numero di ricetta elettronica è formato da 15 caratteri AAA BB C DDDDDDD EE. Ognuno di essi ha un significato ben preciso. AAA indica il codice della regione o provincia autonoma. BB rappresenta un codice alfanumerico inserito in maniera automatica dal sistema. C identifica il lotto. DDDDDDD è il codice identificativo del lotto assegnato dal sistema. EE corrisponde al numero di protocollo singolo all'interno del lotto.
Di interessante c'è che, essendo in formato elettronico, la ricetta può essere richiesta dal paziente in più modi. Tramite chiamata telefonica con ii numero che viene comunicato tramite chiamata da parte del medico e il paziente che deve comunicare al dottore il proprio numero telefonico.
Tramite SMS attraverso applicazioni per telefonia mobile che permettano l'invio di messaggi e immagini, e quindi il paziente dovrà comunicare al medico il numero di telefono mobile. E tramite mail con il paziente che deve comunicare al proprio medico l'indirizzo di una casella di posta elettronica.
La ricetta elettronica non può essere utilizzata nel 2022 per i farmaci destinati alla terapia del dolore, farmaci stupefacenti assoggettati a documentazione dello scarico sul registro entrata uscita, prescritti con ricette limitative, senza la previsione del piano terapeutico, che comportano speciali modalità di prescrizione e dispensazione, stupefacenti e sostanze psicotrope, in classe C.