Il periodo di aspettativa a lavoro per dipendenti con contratto cooperative 2022 può essere richiesto per diversi motivi, come motivi personali, tossicodipendenza, funzioni pubbliche elettive, ecc, e a seconda del motivo per cui viene richiesta l’aspettativa può essere retribuita o anche non retribuita e possibile solo in specifici limiti di tempo stabiliti da contratto.
Come funziona l’aspettativa nel contratto cooperative nel 2022? Il Contratto cooperative è il contratto collettivo nazionale che vale per i lavoratori impiegati nelle cooperative e cooperative sociali del settore terziario e in associazioni senza scopo di lucro che operano in ambito sociale e che prevede norme per la disciplina del rapporto di lavoro che interessano ogni aspetto di esso, compresi periodi di maturazione di ferie, permessi, riposi, congedi e aspettativa, insieme, chiaramente, a mansioni da svolgere, Livelli di inquadramento e relativi stipendi.
Vediamo allora quali sono tempi, requisiti e regole per usufruire di aspettativa retribuita e non retribuita per lavoratori con contratto cooperative 2022.
L’aspettativa nel contratto cooperative 2022, come periodo di tempo in cui ci si può assentare dal lavoro senza perdere diritto al proprio posto, può essere retribuita e non. Generalmente il periodo di aspettativa a lavoro nel contratto cooperative non è retribuito e non prevede neppure la maturazione di contributi.
Solitamente il periodo di aspettativa a lavoro si chiede per motivi familiari o di studio. Ai lavoratori con contratto cooperative nel 2022 l’aspettativa può essere concessa per le seguenti motivazioni, e a seconda delle stesse può essere retribuita o non retribuita, e sono:
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, soci o lavoratori dipendenti con contratto cooperative a tempo indeterminato hanno diritto ad un mese di aspettativa per ogni anno di anzianità, fino a un massimo di sei mesi.
Una volta concluso il periodo di aspettativa concesso, che si tratti di aspettativa retribuita o no, il dipendente con contratto cooperative deve tornare in servizio e presentarsi sul posto di lavoro secondo le modalità previste dal contratto.
I lavoratori che entro 15 giorni dalla scadenza del periodo di aspettativa non si presentano a lavoro per riprendere servizio vengono considerati dimissionari. Se, invece, l’impresa, durante il periodo di aspettativa, accerta il venire meno dei motivi che hanno permesso l’approvazione stessa dell’aspettativa, può invitare il lavoratore a riprendere servizio entro un periodo di 10 giorni.
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