Un conto corrente tra conviventi può essere cointestato e sia a firma disgiunta e sia a firma congiunta per una gestione migliore delle finanze del nucleo familiare, a prescindere dal fatto che si tratti di una coppia coniugata o solo convivente e le regole di gestione e chiusura del conto corrente cointestato tra conviventi sono le stesse valide per ogni forma di cointestazione di conto corrente.
Come funziona un conto corrente tra conviventi? Il conto corrente cointestato è uno strumento di gestione del denaro che può essere aperto da due o più persone che diventano titolari dello stesso conto per compiere operazioni come accrediti stipendio o pensione, pagamenti, prelievi, bonifici, ecc.
Possono aprire un conto corrente cointestato due coniugi, o genitori e figli, o anche due conviventi. Vediamo allora quali sono leggi e regole 2022 per conviventi che decidono di aprire un conto corrente cointestato.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, un conto corrente cointestato tra conviventi si può tranquillamente aprire. Non si cono limiti né divieti all’apertura di un conto cointestato, che sia bancario o che sia postale, tra due persone conviventi.
Esattamente come accade per coniugi o per genitori e figli, anche per i conviventi, l’apertura di un conto corrente cointestato può essere:
Una sentenza della Corte Cassazione ha stabilito che i soldi depositati su un conto corrente cointestato appartengono a entrambi i titolari, quindi anche ad entrambe i conviventi e l'unica eccezione a tale regole è rappresentata dal caso in cui uno dei due partner riesce a dimostrare che le somme sul conto derivano solo e soltanto da lui.
In generale, però, avere un conto corrente cointestato tra conviventi può rendere più facile e trasparente la gestione delle finanze di casa permettendo una buona organizzazione delle spese in base alle entrate effettive di entrambe i componenti della coppia e ogni cointestatario, secondo le regole in vigore, può utilizzare il 50% del conto corrente.
Il conto corrente cointestato tra conviventi permette, infatti, a tutti i cointestatari di farsi accreditare pagamenti e bonifico sullo stesso conto, così come di ottenere un maggiore risparmio nella gestione di un unico conto invece che di due o più conti correnti per esigenze e necessità comuni, fermo restando la possibilità di cambiare in qualsiasi momento le condizioni contrattuali inizialmente previste.
Se in cui i due conviventi si lasciano, il conto corrente cointestato deve essere chiuso e generalmente il saldo, al momento della separazione, si divide in parti uguali a meno che ad uno dei due conviventi non spetti una somma superiore rispetto a quella spettante all’altro convivente se dimostra di aver contribuito maggiormente al saldo finale stesso.
Aprire un conto corrente cointestato in qualità di coniuge: quali sono le regole per i conti cointestati tra residenti?