Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, il calcolo dei contributi in part time verticale deve essere proporzionato sull'intero anno cui i contributi stessi e il rapporto lavorativo si riferiscono e non si devono escludere dal calcolo dell'anzianità contributiva utile ai fini pensionistici i periodi non lavorati.
Come si calcolano i contributi di lavoratori in part time verticale? Per i lavoratori con contratto di lavoro part time verticale, il calcolo dei contributi avviene in maniera proporzionale all'intero anno di riferimento di rapporto di lavoro e contribuzione stessa versata. Vediamo come funzionano i contributi per chi è in part time verticale.
Chi ha un lavoro con contratto part time verticale, ha diritto al versamento degli stessi contributi previsti per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato. Ciò che cambia è chiaramente il calcolo della contribuzione da effettuare, perché per i lavoratori con part time verticale i contributi da versare devono essere calcolati in base a stipendio e numero di ore lavorate.
Se il part time orizzontale prevede, infatti, lo svolgimento del lavori tutti i giorni ma solo per poche ore, inferiori a 8, il part time verticale prevede un orario di lavoro full time, pari cioè a 8 ore, ma per un numero minore di giorni a settimana, per esempio per un part time d 20 ore si lavora lunedì e martedì 8 ore, mercoledì 4 ore e giovedì e venerdì non si lavora.
Le regole sul calcolo dei contributi per lavoratori in part time verticale sono però differenti tra quanto fatto dall’Inps e quanto riconosciuto dalla Corte di Cassazione.
Come funziona il calcolo dei contributi del part time verticale? Per i lavoratori con contratto di lavoro part time verticale, come sopra già riportato, il calcolo dei contributi versati, secondo quanto stabilito dalla Cassazione, deve essere riproporzionato all’intero anno cui i contributi e il rapporto si riferiscono.
Ciò significa che tutti coloro che hanno lavorato o stanno lavorando con contratto di lavoro part time verticale possono beneficiare della stessa copertura contributiva per andare in pensione dei lavoratori in part time orizzontale, cosa che l’Inps non fa prevedendo un trattamento diverso tra i lavoratori in part time verticale e lavoratori in part time orizzontale, riconoscendo a questi ultimi l'intera anzianità contributiva e ai primi la sola anzianità relativa ai periodi lavorati.
Per esempio, per chi lavora solo 7 mesi all’anno, l’anzianità contributiva non matura solo 7 mesi, ma comunque si considera l’intero anno di 12 mesi. Tocca all’Inps spalmare la contribuzione versata nei 7 mesi di lavoro sui 12 mesi dell’anno cui il rapporto di lavoro si riferisce. Questo sistema influisce sull’importo della contribuzione.
Se i contributi da versare ai lavoratori con part time verticale sono proporzionati al numero di ore lavorate e allo stipendio che si percepisce, per esempio, se si ha uno stipendio di mille euro al mese, chiaramente i contributi non possono essere uguali a quelli versati a chi percepisce uno stipendio di 3mila euro, e, riprendendo l’esempio sopra riportato, c’è differenza ai fini pensionistici tra il versamento 2.000 euro di contributi in 7 mesi e il versamento di 2.000 euro di contributi spalmati su 12 mesi.