Le novità introdotte dal governo Draghi per lo svolgimento dei concorsi pubblici 2022 cambiano volto alla modalità di svolgimento degli stessi nonché alla valutazione dei titoli per specifiche figure. I concorsi pubblici diventano, infatti, più rapidi e trasparenti grazie all’esclusivo svolgimento degli stessi con sistemi informatici e digitali, a regime, post Covid, sarà inoltre eliminata la prova preselettiva e si volgerà solo una prova scritta e una orale e si valuteranno solo i titoli, senza necessità di alcun concorso pubblico, per l’assunzione diretta di tecnici e professionisti a tempo determinato.
I concorsi pubblici cambiano volto e con le novità introdotte dal Governo Draghi diventano più rapidi e trasparenti e cambiano anche i criteri di selezione e assunzione di particolari figure tecniche e di professionisti. Vediamo allora nel dettaglio come funzionano i concorsi pubblici 2022 dopo le novità introdotte dal Governo Draghi.
Sistemi digitali per lo svolgimento dei test, per selezioni più rapide e trasparenti: cambiano in questa direzione i concorsi pubblici dopo le novità introdotte dal Governo Draghi che, nello specifico, prevedono:
Per lo svolgimento dei concorsi pubblici a regime post emergenza Covid, le novità approvate prevedono:
Novità sono state introdotte dal Governo Draghi anche per l’assunzione di professionisti e figure tecniche: per loro nessun concorso pubblico da sostenere per l’accesso nel mondo della pubblica amministrazione ma assunzione diretta per la realizzazione dei progetti previsti dal Recovery Plan tramite confronto dei curriculum disponibili su una grande piattaforma online.
La piattaforma online raccoglierà tutti i curriculum dei professionisti messi a disposizione dagli Albi professionali e da cui le singole amministrazioni potranno scegliere in base alla necessità di professionisti, optando per chi, per un determinato ruolo o lavoro, ha le competenze più adeguate e adatte.
L’assunzione con chiamata diretta di tecnici e professionisti sul modello LinkedIn prevede contratti a termine, di tre anni più due, con retribuzioni adeguate alla specializzazione del professionista.