Come funzionano i controlli su cassette di sicurezza Agenzia Entrate secondo leggi 2022

Accedere al contenuto delle cassette di sicurezza: regole per accertamenti fiscali da Agenzia delle Entrate e cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come funzionano i controlli su cassette

Si possono effettuare controlli su cassette di sicurezza da Agenzia delle Entrate?

Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di effettuare controlli fiscali sui contenuti delle cassette di sicurezza, previa sussistenza di motivo provato, e solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto autorizzazione dal giudice di competenza. 

Come funzionano i controlli su cassette di sicurezza Agenzia Entrate? Le cassette di sicurezza che generalmente le persone richiedono per la custodia di un bene prezioso o importante si aprono tramite stipula di apposita contratto e si trovano normalmente nei caveau o in stanze o armadi blindati delle banche. 

Nessuno può sapere e vedere il contenuto di una cassetta di sicurezza oltre il titolare o i titolari della cassetta stessa. Solo il cliente titolare del contratto, o un suo delegato, infatti, può aprire la cassetta nella massima riservatezza. Altro caso in cui le cassette di sicurezza possono essere aperte da terzi è quello di controlli fiscali. Vediamo allora quali sono le leggi per i controlli sulle cassette di sicurezza. 

  • Controlli cassette di sicurezza da Agenzia Entrate si possono fare o no e quando
  • Permessi per controlli su cassette di sicurezza da Agenzia delle Entrate 


Controlli cassette di sicurezza da Agenzia Entrante come funzionano

I controlli sulle cassette di sicurezza da parte della Agenzia delle Entrate non sono frequenti ma ciò non significa che non possano avvenire. L’Agenzia delle Entrate può, infatti, accedere al contenuto delle cassette di sicurezza. 

All'interno di una cassetta di sicurezza, è possibile depositare e custodire qualunque oggetto di valore.

  • gioielli;
  • oggetti d'arte di elevato valore economico;
  • oggetti importanti che possono avere semplice valore affettivo per il titolare;
  • monete da investimento.

In una cassetta di sicurezza si possono custodire anche soldi in contanti e titoli. 

L’esistenza di cassette di sicurezza intestate a soggetti è facile da controllare, perché l’Agenzia delle Entrate può facilmente accedere all’Anagrafe dei conti correnti, notando subito che ci sono cassette di sicurezza intestate a diversi soggetti e quando dovessero sorgere dubbi, incongruenze, o segnalazioni di irregolarità, o nel caso in cui si ravvisano indizi di evasione fiscale o riciclaggio di denaro, la stessa Agenzia delle Entrate ha il potere di effettuare controlli su di esse, per contrastare l’evasione fiscale. 

Permessi per controlli su cassette di sicurezza da Agenzia delle Entrate 

Per effettuare controlli sulle cassette di sicurezze, anche l’Agenzia delle Entrate deve avere apposito permesso da parte del giudice competente. Senza autorizzazione da parte del giudice, che viene data in tempi differenti a seconda di richieste e motivi, la cassetta di sicurezza non può essere aperta. Una volta ottenuta l’autorizzazione, il controllo fiscale deve avvenire in banca: la cassetta di sicurezza per essere aperta e controllata non può essere portata all’esterno della banca.

Il controllo sulla cassetta di sicurezza da parte dell’Agenzia delle Entrate deve, inoltre, avvenire in presenza del soggetto titolare e degli agenti fiscali accertatori. Non può essere presente al controllo alcun dipendente della banca per rispetto della privacy.

L’Agenzia delle Entrate dunque, con l’approvazione di un giudice, può aprire, anche in modo forzoso, la cassetta di sicurezza e pignorarne il contenuto, se fosse necessario. 
 

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