A ciascun immobile viene associato un codice identificativo e univoco, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all'offerta e alla promozione di servizi all'utenza.
Via libera alla creazione della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati agli affitti brevi. Si tratta del nuovo strumento alla base dei controlli sugli affitti brevi contro l'evasione fiscale stabilito dalla nuova legge del governo Draghi 2022.
A dimostrazione di come siamo davanti a una disposizione attesa da tempo c'è il calendario. Il decreto sull'introduzione dei controlli attraverso la creazione della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati agli affitti brevi era atteso da oltre due anni e solo in questo ultimo scorcio del 2022 ha preso definitivamente forma. Vediamo allora:
Affitti brevi, come funzionano i controlli contro l'evasione fiscale
Conseguenze controlli sugli affitti brevi contro evasione fiscale
Cosa cambia con il nuovo sistema per gli affitti brevi? Come funzionano i controlli contro l'evasione fiscale? L'obiettivo della nuova banca dati è rende omogenei i dati delle strutture ricettive su base nazionale con l'indicazione di parametri per individuare la struttura ricettiva. Pensiamo ad esempio al codice identificativo regionale, agli estremi dei titoli abilitativi richiesti ai fini dello svolgimento dell'attività ricettiva, al codice alfanumerico generato dalla banca dati, alla capacità ricettiva, alla tipologia degli alloggi, alla persone che esercita l'attività.
A conti fatti, le principali novità sono soprattutto per il mercato degli affitti brevi ovvero tutte le locazioni abitative stipulate per una durata fino a 30 giorni anziché per gli alberghi e gli operatori turistici professionali. I controlli sono così considerati inevitabili per via della difficoltà a elaborare statistiche complete e affidabili.
Dal punto di vista pratico, a ciascun immobile viene associato un codice identificativo e univoco, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all'offerta e alla promozione di servizi all'utenza.
L'univocità del codice comporta la cancellazione di tutti gli altri codici esistenti a livello regionale nel segno della semplificazione e dell'armonizzazione delle numerose normative sul territorio. Il tutto nell'ambito di un regime sanzionatorio di eventuali abusi per consentire agli operatori legali di lavorare in un contesto di vera concorrenza.
Ma come hanno reagito le parti coinvolte rispetto ai controlli sugli affitti brevi contro l'evasione fiscale stabilito dalla nuova legge del governo Draghi 2022? Secondo l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, si tratta di un elemento indispensabile per individuare soluzioni rispondenti alle reali esigenze dei viaggiatori soprattutto in risposta alla domanda internazionale. Non solo lotta all’evasione e concorrenza sleale, adottare la banca dati unica consentirà di fotografare quei fenomeni che in passato, in assenza di controlli, hanno provocato lo svuotamento delle città con la conseguente perdita di attrattività tipica locale.
Un passaggio importante per monitorare la situazione nei centri storici. In fondo non cambia il pensiero di Assohotel, per cui era un provvedimento atteso ormai da anni e decisamente opportuno in questa fase di rilancio del turismo. Uno strumento utile - riflette . per contrastare l’abusivismo dilagante e per regolamentare correttamente il comparto delle strutture ricettive.
Da qui l'auspicio che il Ministero non si fermi qui e adotti tutta una serie di provvedimenti più volte annunciati ma ancora fermi.
Segnaliamo anche la posizione di Marco Celani, presidente Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, per cui avendo tutti i dati a disposizione le autorità, a patto di predisporre gli adeguati controlli, saranno in grado di porre fine al sommerso e alla concorrenza sleale di chi non paga le tasse. Misurare il fenomeno e averne finalmente contezza - è la sua presa di posizione - è infatti solo un primo passo ma non basta. Quel che occorre a su dire è controllare e sanzionare eventuali abusi per consentire agli operatori legali di lavorare in un regime di vera concorrenza.