I premi di produttività sono incentivi che le aziende offrono ai dipendente come bonus aziendali per aumentare la quantità e la qualità del lavoro. Sono di fatto una retribuzione supplementare che l'azienda corrisponde ai dipendenti in caso di aumenti di produzione, innovazione, efficienza, qualità e redditività.
I premi di produttività possono rappresentare una quota significativa della retribuzione corrisposta ai dipendenti. Dietro questo concetto, spesso frainteso, è necessario distinguere l'esatta natura dei premi che possono essere corrisposti a ciascuna lavoratore.
Mentre alcuni sono obbligatori, altri dipendono dalla volontà del datore di lavoro. Un buon programma di premi di produttività può aiutare l'azienda ad attrarre, trattenere e motivare i dipendenti. Sono particolarmente interessanti per le start-up poiché spesso vengono pagati solo se l'attività è redditizia. Alla luce delle normative vigenti, che riguardano anche l'aspetto fiscale oltre a quello propriamente organizzativo a livello aziendale, vediamo insieme:
Premi di produttività, come funzionano
Leggi e CCNL 2022 premi di produttività
Di norma, i premi di produttività obbligatori sono definiti, calcolati e pagati in modo molto preciso. Le somme percepite sono poi assoggettate ai contributi dei dipendenti, e quindi imponibili. Alcuni bonus possono essere erogati ad hoc e non richiedono natura vincolante per il datore di lavoro. Il loro scopo principale è quello di premiare eventi speciali.
I premi di produzione sono incentivi che le aziende offrono ai dipendente come bonus aziendali per aumentare la quantità e la qualità del lavoro. Sono di fatto una retribuzione supplementare che l'azienda corrisponde ai dipendenti in caso di aumenti di produzione, innovazione, efficienza, qualità e redditività.
Gli obiettivi da raggiungere sono fissati in anticipo ma non seguono una linea comune. Possono infatti essere individuali tra datore e lavoratore, aziendale tra datore e sindacati e territoriali tra rappresentanti dei datori e sindacati.
L'importo dei premi non è fisso ma è legato all'aumento portato a casa. I premi possono così riferirsi al numero di unità prodotte o all'implementazione di metodi che riducono i costi di produzione. Dal punto di vista fiscale, i premi di produttività sono soggetti a una tassazione specifica e godono di benefici fiscali.
Se previsti da contratti collettivi aziendali o da contratti territoriali di settore, la tassazione è abbattuta al 10% per i premi fino a 3.000 euro se il dipendente ha un reddito inferiore a 80.000 euro. Solo nel caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori, la soglia è innalzata a 4.000 euro. Con questa definizione si intendono gli schemi organizzativi che permettono di coinvolgere in modo diretto e attivo i lavoratori nei processi di innovazione e miglioramento delle prestazioni aziendali.
Per quanto riguarda l'erogazione, può avvenire sia in denaro e sia come benefit di welfare aziendale. Il datore può convertire il premio in servizi non considerati redditi e dunque esenti a livello fiscale e contributivo.
I premi di produttività devono essere distinti dagli aumenti di stipendio in quanto sono associati a obiettivi specifici e misurabili rispetto agli obiettivi dell'azienda e al contributo del dipendente al loro raggiungimento, o ai profitti.
Allo stesso tempo, i premi di produttività non vanno confusi con il piano di partecipazione agli utili, che può essere efficace per le start-up preoccupate per gli impegni a lungo termine dei propri dipendenti, poiché la percentuale del bonus dipende dai profitti dell'azienda. Nel caso dei premi in denaro e dei premi di risultato, i dipendenti ricevono la loro quota di utile alla fine dell'anno. Il premio di risultato è tassato come reddito di lavoro dipendente.
I termini per l'assegnazione dei premi di produttività quantitativi sono relativamente facili da capire perché legati a risultati concreti. Si percepisce non appena si raggiungono gli obiettivi quantitativi. Un sistema di remunerazione variabile può essere basato su premi di produttività basati su obiettivi quantitativi, nonché su premi di produttività qualitativi, ad esempio valorizzando il comportamento del dipendente all'interno di un team o di un dipartimento.
I bonus di produttività possono essere pagati sia in contanti che in benefit aziendali. Ma ci sono molti aspetti che devono essere conosciuti.