I ristorni delle cooperative sono delle sorte di premi che vengono distribuiti tra i soci in caso di conseguimento di risultati positivi o possono anche essere accantonati in vista di futuri investimenti o esigenze societarie e prevedono determinate regole di calcolo e una tassazione specifica.
Come funzionano i ristorni nelle cooperative? I ristorni sono somme di denaro ridistribuite ai soci derivanti dal profitto realizzato dalla cooperativa e vengono calcolate in proporzione al valore degli scambi mutualistici che i soci hanno intrattenuto con la cooperativa durante l'esercizio e sottoposta a limiti fissati dalla legge e dal mercato.
Il Ccnl cooperative comprende l'istituto del ristorno e, come somme di denaro da dividere tra i soci, le regole in vigore prevedono che vengano ripartite in maniera proporzionale alla quantità e qualità degli scambi mutualistici.
Se la cooperativa raggiunge risultati positivi di gestione, i soci hanno diritto a ricevere i ristorni come premio per il lavoro prestato, puntando sullo scopo mutualistico a beneficio dei soci stessi.
Il diritto al ristorno nel Ccnl 2024 cooperative non è, però, universale e fisso ma si può avere solo ed esclusivamente in caso di risultati positivi.
Inoltre, il valore massimo distribuibile a titolo di ristorno nelle cooperative è del 30% dei trattamenti retributivi complessivi dei soci.
Precisiamo, inoltre, che in caso di risultati positivi della cooperativa e del buon andamento economico della società, è anche possibile decidere di non attribuire i ristorni ai soci, ma di mettere da parte il risultato economico conseguito per investimenti futuri aziendali. Tale decisione spetta all’assemblea.
La divisione dei ristorni ai soci delle cooperative deve seguire criteri precisi. Il Ccnl 2024 prevede anche limiti specifici che sono:
Il ristorno, quando viene assegnato ai soci lavoratori subordinati, non costituisce base imponibile per l’applicazione dei contributi previdenziali e assicurativi.
Per quanto riguarda il trattamento fiscale dei ristorni, è prevista una tassazione con una ritenuta ridotta del 12,50% a titolo d'imposta per i soci delle cooperative.
Ci sono, però, alcune categorie di soci, che sono quelli diversi dalle persone fisiche e gli imprenditori individuali, che sono soggetti a un’imposta fissa del 26% e non possono usufruire della tassazione agevolata.
Per fare un esempio di calcolo di ristorni con Ccnl 2024 cooperative, prendendo il caso di una cooperativa che ottiene ricavi di vendita pari a 10mila euro, di cui 7.000 ( cioè il 70%) ottenuti da vendite fatte verso i soci, e che ha avuto un avanzo di gestione pari a 1.000 euro, può riconoscere come ristorno ai soci un importo di 700 euro, cioè il 70% di 1.000.