Le graduatorie di un concorso pubblico sono lo strumento principale per le assunzioni dei partecipanti. In base, infatti, alle posizioni in graduatoria, i vincitori di concorso vengono chiamati per l’assunzione. Il punteggio in graduatoria è dato dalla somma dei punteggi ottenuti alle prove di concorso e titoli posseduti ed altre eventuali condizioni da considerare. Se un vincitore di concorso non accetta l’assunzione, si procede con lo scorrimento della graduatoria fino a copertura dei posti banditi.
Quando si decide di partecipare ad un concorso pubblico, per aspirazione e ambizione personale, per riuscire a ricoprire un posto di interesse, per miglioramento della propria condizione e situazione lavorativa, la prima cosa da fare è consultare i bandi di concorso relativi a ciò che interessa.
La prima regola da seguire per partecipare ad un concorso pubblico è leggere attentamente il bando che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sui Siti Istituzionali, e che riporta modalità e requisiti di partecipazione al concorso, titoli richiesti, numero di posti disponibili, materie d’esame e prove da sostenere, come inviare domanda di partecipazione.
Ogni concorso pubblico prevede lo svolgimento di prove specifiche scritte e orali e lì dove il numero dei candidati risulta superiore ai posti disponibili si deve affrontare anche la prova preselettiva. Solo al termine di tutte le prove, risultati idonei al concorso, viene stilata una graduatoria per le assunzioni. Vediamo allora come funzionano le graduatorie di un concorso pubblico?
I candidati che partecipano ad un concorso pubblico, se vincitori, vengono assunti per graduatoria, significa che le assunzioni partono da chi ha ottenuto il punteggio migliore posizionandosi in alto nelle graduatorie. La graduatoria viene stilata solo dopo la conclusione del concorso e risulta della somma del punteggio a ottenuto alle prove di concorso a cui devono essere aggiunti i punteggi relativi ai titoli e altre eventuali preferenze.
Una volta approvate dalla Commissione, le graduatorie devono essere rese pubblico, per obbligo di pubblicità legale e dal giorno della pubblicazione ufficiale delle graduatorie è possibile impugnarle e fare ricorso entro un massimo di 60 giorni dalla pubblicazione.
Per impugnare una graduatoria di un concorso pubblico nel 2023 si può o presentare istanza presso l’amministrazione che ha emesso il bando, o presentare ricorso al Tar.
Chi ha ottenuto il punteggio più alto risulta vincitore del concorso pubblico e se accetta di firmare il contratto viene assunto dall’ente banditore. Se chi ha vinto un concorso pubblico non accetta l’assunzione, la graduatoria scorre fino a raggiungere il numero dei posti indicati nel bando. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, a parità di punteggio si preferisce il candidato più giovane di età.
Se, per esempio, concorso è stato bandito per 10 amministratori contabili, vengono chiamati i primi 10 vincitori di concorso in graduatoria finale e se tra i primi dieci vincitori in graduatoria qualcuno non accetta allora i nominativi si scorrono fino a coprire i posti il numero dei posti previsti.
Secondo quanto previsto dalle norme attuali, le graduatorie di un concorso pubblico hanno una validità di tre anni ma si tratta di un tempo non universale perché a seconda del concorso bandito o dell’ente che lo ha bandito la durata può essere differente.
Calcolo del punteggio, navigazione, accuratezza, tempo per qualsiasi ricorso: come funzionano e descrizione le valutazioni della concorrenza pubblica