Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, per avere maggiori agevolazioni Isee, sanitarie e un importo più alto di assegno unico (auu), la soluzione ideale sarebbe quella di gestire nel modo migliore il proprio nucleo familiare, tra membri a carico precettori di reddito che se uscissero dal nucleo familiare abbasserebbero l’Isee, permettendo di conseguenza di accedere ad agevolazioni e detrazioni altrimenti non spettanti. E con un Isee più basso di potrebbe avere anche un importo di assegno unico per figli maggiori, senza considerare le detrazioni di cui si potrebbe usufruire con familiari a carico, soprattutto anziani, per pagare meno tasse.
Come gestire al meglio nucleo familiare per agevolazioni Isee, sanitarie, assegno unico (auu)? Redditi, tasse da pagare, agevolazioni, detrazioni fiscali, familiari a carico sono tutti elementi che contribuiscono, da un punto di vista fiscale, ad inquadrare ogni singolo cittadino o famiglia in una determinata condizione economica.
Coloro che risultano essere in condizioni economiche difficili possono accedere in Italia ad una serie di prestazioni agevolate, bonus e aiuti che normalmente vengono riconosciuti in diverse misure in base al valore Isee di ogni famiglia e sono, quindi, variabili. Tuttavia, esistono modi per gestire al meglio un nucleo familiare in modo da poter ottenere maggiori agevolazioni e importi più alti del nuovo assegno unico universale per i figli. Vediamo di seguito come fare.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, per avere maggiori agevolazioni, bonus, aiuti e detrazioni, la soluzione migliore è quella di avere un Isee relativamente basso. Un valore Isee basso deriva da redditi medio-bassi e mancanza di proprietà nonché di patrimonio mobiliare, ma si tratta di criteri variabili da cui può risultare un valore Isee altrettanto variabile.
In ogni caso, è sempre bene sapere che meno componenti che hanno redditi e patrimoni fanno parte del nucleo familiare, meglio è per il valore Isee che si abbassa permettendo di accedere ad agevolazioni e bonus che altrimenti non si potrebbero avere.
La soluzione migliore per avere più agevolazioni, detrazioni e pagare meno tasse è, infatti, quella di gestire il nucleo familiare in funzione del calcolo Isee. Il valore Isee si abbassa quando cambia la composizione del nucleo familiare, con un membro che percepisce reddito, per esempio, e lascia la famiglia, cambiando propria residenza e creando così un nuovo nucleo familiare staccato da quello originario. In questo modo, non solo si abbassa l’Isee del nucleo familiare originario ma anche il membro che ha cambiato residenza, facendo un nuovo Isee da solo, lo avrà decisamente più basso tale da poter maggiori prestazioni agevolate, benefici, sconti e bonus che altrimenti non avrebbe.
Dunque, con l'uscita dal nucleo familiare di un membro dello stesso produttore di reddito e magari con qualche proprietà intestata, l'Isee si abbassa e di conseguenza si pagano meno tasse, compresa la Tari sui rifiuti il cui calcolo si basa anche sul numero degli occupanti casa.
Altra soluzione ottimale di gestione del nucleo familiare per avere maggiori agevolazioni e detrazioni, soprattutto sanitarie, è quella di avere familiari a carico e figli per detrazioni spese sanitarie. Con il debutto dell’assegno unico per i figli sono state cancellate le detrazioni per figli a carico in busta paga, ma restano sempre le detrazioni in busta paga per altri familiari a carico nonché si possono sempre detrarre le spese sostenute per tutti i familiari a carico, figli compreso. E le detrazioni, come ben sappiamo, permettono di pagare meno tasse.
I familiari che possono essere per legge considerati a carico e permettere di avere più agevolazioni fiscali a livello familiare sono:
Le agevolazioni per un nucleo familiare possono aumentare se il familiare a carico è un genitore o altro parente anziano. Se, infatti, fanno parte del nucleo familiare genitori o altri parenti anziani e si dimostra la loro convivenza nel nucleo familiare d’origine, si possono ottenere maggiori agevolazioni, come:
Anche l’importo del nuovo assegno unico per figli dipende dal valore Isee delle famiglie. Più basso è, infatti, l’Isee e più alto è l’assegno unico (auu) che si riceve. Le leggi in vigore hanno fissato, infatti, un importo di assegno unico di 175 euro per chi ha un Isee tra 0 e 15mila euro, a cui aggiungere le eventuali maggiorazioni spettanti, decrescente in base all’aumentare dell’Isee familiare, fino ad arrivare a 50 euro per chi ha un Isee dai 40mila euro in su, a cui aggiungere sempre le maggiorazioni previste ma anch’esse ridotte rispetto a quelle previste per chi ha Isee inferiori.
Ciò significa che se si ha un Isee da 14mila euro, generalmente medio, e si hanno due figli, l’assegno unico per figli (auu) che si percepisce è di 350 euro a cui aggiungere la maggiorazione di 30 euro se entrambe i genitori lavorano.
Se, invece, si ha un solo figlio ed entrambe i genitori lavorano, allora l’importo scende a 205 euro e così via il calcolo secondo le somme riportate nell’apposita tabella Inps dell’assegno unico universale per figli. Cambiando, dunque, composizione del nucleo familiare, cambia anche l’importo dell’assegno unico che, ricordiamo, viene corrisposto fino al 21esimo anno del figlio.