Come leggere nuova busta paga Marzo-Aprile tra tagli tasse e assegno unico figli. Calcolo ed esempi

Nuova Irpef, nuove detrazioni per reddito da lavoro e nuovo assegno unico per i figli: come cambiano e come leggere nuove busta paga di marzo-aprile

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come leggere nuova busta paga Marzo-Apri

Come leggere la nuova busta paga al via da Marzo-Aprile tra tagli tasse e assegno unico figli?

Tra nuova Irpef, nuove detrazioni per reddito da lavoro e nuovo assegno unico per i figli cambiano le buste paga dei lavoratori dipendenti e voci prima presenti non si leggono più in busta paga. Chi prima aveva, infatti, in busta paga detrazioni per figli a carico e assegni familiari, sempre spettanti per i figli e che d’ora in poi non leggerà più come voci in busta paga, da questo mese di marzo-aprile non li percepisce più perchè sono stati sostituiti dall'assegno unico, ma quest'ultimo non è ancora stato corrisposto a tutti. Quindi chi non lo ha ricevuto, ha percepito una busta paga più bassa. 
 

I lavoratori dipendenti hanno ricevuto le nuove busta paga del mese di marzo con relativi cambiamenti dovuti alle novità previste dalla nuova riforma fiscale che ha cambiato aliquote Irpef e detrazioni per redditi da lavoro, insieme all'introduzione del nuovo assegno unico, che ha sostituito detrazioni per figli a carico e assegni familiari in busta paga. Vediamo allora come leggere la nuova busta paga al via da Marzo-Aprile tra tagli tasse e assegno unico figli.

  • Buste paga Marzo-Aprile tra tagli tasse e assegno unico figli cosa leggerle
  • Calcolo buste paga marzo-aprile 2022 ed esempi

Buste paga Marzo-Aprile tra tagli tasse e assegno unico figli cosa leggerle

L'annuncio delle novità della riforma delle tasse che ha rivisto le aliquote Irpef, portandole da cinque a quattro, e la revisione delle detrazioni per reddito da lavoro, aveva contestualmente portato con sè entusiasmo per aumenti in busta paga. Le nuove aliquote Irpef avrebbero, infatti, dovuto ridurre le tasse da pagare con contestuali aumenti in busta paga. Tuttavia, le buste paga di marzo-aprile 2022 non riservano tante sorprese positive. 

Stando, infatti, a quanto emerso dagli dati, sembra che le buste paga di marzo siano risultate in moltissimi casi ridotte rispetto alle precedenti. Il principale motivo di tale riduzione è il mancato riconoscimento nella stragrande maggioranza dei casi dell'assegno unico per i figli. 

Molto semplicemente, chi prima aveva in busta paga detrazioni per figli a carico e assegni familiari, sempre spettanti per i figli e che d’ora in poi non leggerà più come voci in busta paga, da questo mese di marzo-aprile non li percepisce più perchè sono stati sostituiti dall'assegno unico, ma quest'ultimo non è ancora stato corrisposto a tutti. Quindi chi non lo ha ricevuto, ha percepito una busta paga più bassa. 

In generale, i lavoratori con figli a carico hanno una busta paga di marzo-aprile più leggera rispetto ai mesi precedenti, perché comunque l’assegno unico per i figli non viene pagato in busta paga insieme allo stipendio, come accadeva con gli assegni familiari, ma con assegno a parte erogato dall’Inps.

Inoltre, se si appartiene al primo scaglione di reddito fino a 15mila euro, per cui nulla cambia ai fini delle tasse da pagare, l’importo percepito resta per lo più invariato, ma a tale fascia di lavoratori spetta il bonus Renzi da 100 euro e poi bisogna considerare anche le nuove detrazioni per il reddito da lavoro.

Per essere chiari, le nuove detrazioni per reddito da lavoro sono le seguenti: 

  • per i redditi fino a 15 mila euro, è prevista una detrazione di 1.880 euro;
  • per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro la detrazione si calcola sommando a 1910 il prodotto tra 1190 e la differenza di 28mila euro ed il reddito complessivo divisa 13mila euro;
  • per reddito compresi tra 28mila e 50mila euro, infine, la detrazione si calcola moltiplicando 1910 per la differenza tra 50mila e il reddito complessivo divisa per 22mila;
  • per redditi superiori ai 50mila euro la detrazione non spetta.

Calcolo buste paga marzo-aprile 2022 ed esempi

Per fare un esempio di come leggere buste paga di marzo-aprile 2022, prendendo il caso di e un impiegato con moglie e due figli piccoli che a marzo 2021 ha guadagnato 1.900 euro, quest'anno ne percepisce 1.600 circa, registrando, dunque, una riduzione di circa 300 euro, senza assegni familiari e senza detrazioni per figli a carico.

Tale riduzione viene comunque bilanciata, in teoria, dall’importo dell’assegno unico spettante alle famiglie con figli: nell’esempio appena riportato l’assegno unico dovrebbe essere di 380 euro al mese, considerando 175 euro a figlio come importo stabilito per chi ha un Isee tra 0-15mila euro più una maggiorazione di 30 euro per entrambe i genitori lavoratori, che porterebbe l’importo complessivo dell’impiegato sui 1.980 euro.

Tale importo, che aumenta in realtà la cifra percepita lo stesso mese ma lo scorso anno, si ottiene solo, però, se la domanda per avere l’assegno unico per i figli è stata presentata entro il mese di febbraio, in caso contrario per avere l’importo dell’assegno unico bisognerà aspettare giugno e fino ad allora le buste paga anche di aprile e maggio saranno più basse.

Considerando poi il caso di una famiglia con padre lavoratore, madre casalinga disoccupata e un figlio disabile, con reddito da 2mila euro al mese, per 26mila euro annui e con un Isee di 12mila euro, e che prima aveva detrazione per moglie e figlio a carico più gli importi prima riconosciuti per il figlio disabile, ora non percepisce più assegni familiari e non usufruisce più delle detrazioni per figli a carico, restano solo quelle per il coniuge a carico, se prima in totale si arrivava più o meno a 200 euro, considerando il figlio disabile, ora si ha un importo di assegno unico di 175 euro per figlio a carico più 85 euro per figlio con disabilità media per un totale di 260 euro. In questo caso non spetta il bonus Renzi perchè non soddisfa le richieste condizioni. 

Il bonus Renzi spetta, infatti, a chi percepisce meno di 15 mila euro l’anno, mentre per chi ha un reddito tra 15mila e 28 mila euro, il bonus da 100 euro spetta solo a condizione che il saldo tra detrazioni e Irpef lorda secondo le nuove aliquote fiscali è penalizzante per il contribuente.