La novità più rilevante di questo 2022 per pagare il meno possibile una multa auto è di partecipare al programma di cashback. In questo modo l'automobilista trasgressore beneficia di uno sconto del 10%. La seconda strada per pagare il meno possibile una multa auto è invece la più conosciuta, ma non sempre la più seguita ed è quella di pagare la cifra richiesto entro 5 giorni dalla notifica. La terza strada è certamente quella più drastica e dispendiosa in termini di tempo, ma che può portare al risultato massimo ovvero non pagare la multa.
Poche cose come la ricezione di una multa auto provoca sensazioni negative. L'automobilistica che la riceve sa bene che ha due strade da percorrere: pagare l'importo richiesto e variabile in base alla trasgressione commessa. Oppure proporre ricorso al giudice di pace o al prefetto.
In realtà c'è anche una terza via, forse la meno percorsa ed è quella di tentare di pagare il meno possibile. Approfondiamo quindi:
La novità più rilevante di questo 2022 per pagare il meno possibile una multa auto è di partecipare al programma di cashback. In questo modo l'automobilista trasgressore beneficia di uno sconto del 10%, ben ricordando che la cifra massima da recuperare è di 15 euro.
Naturalmente occorre rispettare tutte le condizioni preliminare richieste ovvero pagare la multa con uno strumento elettronico (carta di credito o bancomat, ad esempio), effettuare almeno altre 49 operazioni nel semestre di riferimento del cashback. Fino a questo momento ne sono stati confermati tre: da gennaio a giugno 2022, da luglio a dicembre 2022, da gennaio a giugno 2022.
La seconda strada per pagare il meno possibile una multa auto è invece la più conosciuta, ma non sempre la più seguita ed è quella di pagare la cifra richiesto entro 5 giorni dalla notifica. Lo sconto che si riceve è certamente rilevante ed è pari al 30% dell'importo complessivo.
La condizione richiesta è appunto quella di passare alla cassa nell'arco dei 5 giorni successivi. Non importa naturalmente che le modalità di versamento dell'importo richiesto ovvero, a differenza del cashback, non deve essere necessariamente legata a strumenti elettronici.
La terza strada è certamente quella più drastica e dispendiosa in termini di tempo, ma che può portare al risultato massimo ovvero non pagare la multa. Per farlo bisogna presentare opposizione alla multa al giudice di pace (entro 30 giorni dal ricevimento del verbale) o al prefetto (entro 60 giorni dal ricevimento del verbale) esponendo le proprie ragioni e sperando che vengano condivise.
Non solo per pagare il meno possibile, ma per cercare di non non versare un solo centesimo di euro, l'automobilista può presentare ricorso contro la multa al prefetto del luogo dove è avvenuta la trasgressione o al Giudice di Pace competente del luogo dell'infrazione.
Nessuna possibilità si spuntarla se l'automobilista sanzionato ha già pagato la multa. Il diritto a fare ricorso viene meno così come la possibilità di annullamento della sanzione amministrativa se si è recato alla cassa prima della discussione della causa.
Attenzione anche alle tempistiche: i 30 giorni per fare ricorso si calcolano escludendo dal conteggio il giorno nel quale si è ricevuta la notifica. Nel caso di sforamento dei tempi previsti dalla normativa, la multa andrà pagata per intero e non ci sarà la possibilità di fruire di un solo centesimo di sconto.
In ogni caso il ricorso va proposto al giudice competente nel luogo dov'è avvenuta l'infrazione contestata. Eventuali errori non vengono sanati e il giudice a cui l'automobilista si è rivolto per errore non è chiamato a inoltrare la pratica a quello corretto.
I recapiti degli uffici dei giudici si trovano comunque sul sito del Ministero della Giustizia. Sarebbe un errore proporre ricorso contro la sanzione pecuniaria o la decurtazione di punti patente perché l'opposizione è contro la multa nel suo complesso. In caso contrario si esce sconfitti dalla causa.
A ogni modo, per fare ricorso occorre attendere la notifica del verbale: non conta il preavviso sul parabrezza per divieto di sosta, lasciato da vigili o ausiliari. Segnaliamo quindi il caso particolare in cui l'automobilista viene sorprende con lo smartphone in mano mentre è al volante.
La multa è prevista non solo nel caso di chiamata, ma anche di invio di un sms, di una chat, di navigazione sul web, di visualizzazione dei social e perfino di consultazione di una mappa con indicazioni stradali.