I cittadini in difficoltà economica con Isee entro una determinata soglia stabilita dai singoli Comuni possono chiedere ai Comuni stessi di non pagare Imu, Tari e altre tasse locali con soldi ma di accedere al cosiddetto baratto amministrativo, istituto che permette a cittadini e contribuenti di compensare i propri debiti sui tributi locali, come Imu, Tari e altre tasse comunali, con lavori socialmente utili per il proprio Comune.
Come pagare Imu, Tari e tasse Comunali con il baratto amministrativo senza versare soldi? Il pagamento di tasse locali come Imu, Tari sui rifiuti, ma anche bollo auto e altre, può in alcuni casi diventare troppo esoso per cittadini che si ritrovano a vivere in condizioni economiche difficili e che spesso non riescono a sostenere i dovuti pagamenti.
Per evitare di incorrere in eventuali sanzioni e cartelle per mancato pagamento delle tasse locali, esiste la possibilità di non pagare Imu, Tari e altre tasse locali con i soldi ma con una possibilità che si chiama baratto amministrativo. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.
Il baratto amministrativo è un istituto che permette a cittadini e contribuenti di compensare i propri debiti sui tributi locali, come Imu, Tari e altre tasse comunali, con lavori socialmente utili a favore del proprio Comune.
In pratica, i cittadini che non possono non pagare Imu, Tari sui rifiuti e altre imposte locali offrono in cambio prestazioni di lavori socialmente utili.
I lavori socialmente utili che un cittadino può svolgere per il Comune invece di pagare le tasse locali possono essere lavori che riguardano manutenzione e abbellimento di piazze, aree verdi, strade, pulizia del territorio, fare manutenzione ai mezzi, recuperare o riqualificare aree e beni immobili abbandonati, ecc.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, tutti i Comuni possono adottare il baratto amministrativo purchè venga definito apposito regolamento comunale che ne regoli criteri e modalità di svolgimento. Possono esserci, infatti, Comuni che permettono di accedere al baratto amministrativo se il cittadino ha debiti di tasse locali entro i mille euro, o in riferimento agli anni di imposta per cui considerare i debiti.
Il baratto amministrativo può essere richiesto soprattutto dai cittadini che si trovano in condizione di difficoltà economica, con un determinato valore Isee fissato da ogni singolo Comune e che può variare ma sempre tale da non riuscire a far fronte, alle scadenze di pagamento dei tributi locali ma che possono compensare tali pagamenti offrendo prestazioni lavorative a favore del Comune stesso.
Per esempio, il Comune di Milano ha stabilito che può accedere al baratto amministrativo chi ha un Isee inferiore ai 21mila euro e dimostra che l’impossibilità di pagare Imu, Tari o altre tasse locali è legata alla perdita o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare a causa di licenziamento, cassa integrazione, mancato rinnovo del contratto, cessazione di attività libero professionale o problemi di salute.
Per accedere al baratto amministrativo per non pagare con i soldi Imu, Tari e altre tasse locali bisogna presentare una sorta di proposta all’ufficio competente del comune di residenza.