Come pagare meno contributi possibili quando si ha partita iva forfettaria o normale nel 2022

Pagare meno contributi se si è titolari di partita Iva forfettaria o normale: come fare e quali sono i casi in cui è possibile

Autore: Marianna Quatraro
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Come pagare meno contributi possibili quando si ha partita iva forfettaria o normale nel 2022?

Secondo quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, è possibile pagare meno contributi previdenziali quando si decide di aprire una partita Iva con iscrizione alla Gestione Separata più che a quella per artigiani e commercianti, se chiaramente ne sussistono le condizioni, o quando si decide di avviare un’attività di impresa e si è già lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per cui i contributi vengono già regolarmente versati dal datore di lavoro ma tale condizione si mantiene se l’attività di impresa non diventa prevalente rispetto a quella da lavoro dipendente. 

Come pagare meno contributi possibili quando si ha partita iva forfettaria o normale nel 2022? I titolari di partita Iva, forfettaria o normale, pagano i contributi previdenziali o alle proprie Casse private professionali, per esempio Inpgi per i giornalisti, Enpam per i medici, Inarcassa per Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, Cassa forense per gli avvocati, ecc, o alla Gestione Separata dell’Inps, dove per legge devono iscriversi i liberi professionisti titolari di Partita Iva senza Cassa, o alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps.

A seconda che si sia iscritti ad una Cassa previdenziale professionale o alla Gestione Separata dell’Inps, i contributi previdenziali ai fini pensionistici si calcolano in misura differente. Tuttavia, sembra che da quest’anno i titolari di Partita Iva possano pagare meno contributi. Vediamo come e a chi spetta questa possibilità.

  • Partita Iva forfettaria o normale come pagare meno contributi tra Gestione Commercianti e Separata Inps
  • Lavoratore dipendente apre partiva Iva come risparmiare su pagamento contributi


Partita Iva forfettaria o normale come pagare meno contributi tra Gestione Commercianti e Separata Inps

I contributi che generalmente versano i liberi professionisti titolari di partita Iva forfettaria e soprattutto normale sono una voce che influisce moltissimo sul guadagno degli stessi professionisti, considerando che il costo dei contributi per chi ha la partita Iva è elevato e deve essere sottratto al fatturato complessivo, contribuendo, cioè, a ridurre il guadagno degli stessi professionisti con Partita Iva.

Decidendo di aprire una Partita Iva, si ci può iscrivere all’Inps come commerciante o come libero professionista alla Gestione separata per lavoratori autonomi senza cassa.

Per pagare meno contributi, lì dove possibile, è più conveniente iscriversi alla Gestione Separata, considerando che se ci si iscrive all’Inps come commercianti con partita Iva per impresa commerciale si deve pagare un contributo fisso di almeno 3.850,52 euro per commercianti con reddito inferiore a 15.953 euro, che si riduce a a 3.587,29 euro per chi non ha compiuto 21 anni ma che aumenta in maniera proporzionale ai ricavi. 

Ciò significa che qualsiasi sia il ricavato del commerciante, deve comunque sempre pagare di contributi annui una cifra di almeno 3.850,52 euro, anche se il suo guadagno è, per esempio, di 8mila euro, per cui in tal caso la spesa dei contributi inciderebbe non poco sul professionista.

Se invece ci si iscrive alla Gestione Separata Inps, si pagano i contributi in base guadagni e secondo la specifica aliquota stabilita dall'Inps annualmente. 

Lavoratore dipendente apre partiva Iva come risparmiare su pagamento contributi

Altro sistema in vigore, previsto dalla legge e del tutto legale, per pagare meno contributi è quello in cui si decide di aprire una partita Iva, che può essere forfettaria o normale, per un’attività commerciale quando, però, si è già lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per cui i contributi vengono pagati direttamente dal datore di lavoro.

Non è in questo caso, infatti, necessario per avviare la propria impresa commerciale iscriversi alla Gestione artigiani o commercianti dell’Inps perché si è esonerati del tutto dal pagamento dei contributi all’Inps per l’attività commerciale, a condizione, però, che la stessa attività di impresa non diventi attività prevalente rispetto al lavoro dipendente in termini di guadagni.