Come pagare meno Imu e Tari 2022 su casa in diversi e numerosi casi possibili

Sconti dal 20% al 75%: quando e a quali condizioni è possibile pagare meno di Imu e Tari sulla casa. Cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come pagare meno Imu e Tari 2022 su casa

Come pagare meno Imu e Tari 2022 in diversi e numerosi casi possibili?

Sono diversi e numerosi in casi in cui è possibile pagare meno Imu e Tari 2022 sugli immobili, dalla riduzione del 20% se si accetta di effettuare il pagamento tramite domiciliazione bancaria con addebito diretto sul conto corrente, a sconti previsti per case date in comodato d’uso gratuito ai figli, per case in affitto a canone concordato, per case inagibili. 
 

Come pagare meno Imu e Tari 2022 in diversi e numerosi casi possibili? Imu e Tari sono le imposte sugli immobili che tutti i cittadini italiani, proprietari e inquilini, comodatari, usufruttuari, ecc, devono obbligatoriamente pagare.

L’Imu è l’imposta municipale unica che deve essere pagata da tutti i proprietari di case e altri immobili e si paga su tutti gli immobili ad eccezione di prima casa adibita ad abitazione principale e relative pertinenze. Si paga, dunque, l’Imu su tutti gli immobili rientranti nelle categorie catastali A2 abitazioni civili, A3 abitazioni di tipo economico, A4 abitazioni di tipo popolare, A5 abitazioni di tipo ultrapopolare, A6 abitazioni di tipo rurale, A7 abitazioni in villini.

La Tari è, invece, l’imposta sui rifiuti che deve essere per tutte le aree suscettibili di produrre rifiuti e da chi le occupa, quindi non solo proprietari ma inquilini nei casi di case in affitto, come comodatari, usufruttuari, ecc. Vediamo di seguiti se, come e quando è possibile pagare meno le imposte sugli immobili.

  • Sconti 20% per pagamento Imu e Tari 2022 a chi spettano
  • Pagare Imu al 50% e Tari quali sono i casi possibili
  • Quanto si pagano Imu e Tari per case in affitto a canone concordato


Sconti 20% per pagamento Imu e Tari 2022 a chi spettano

Le leggi in vigore permettono di beneficiare di uno sconto del 20% su pagamento di Imu e Tari ma solo in alcuni Comuni e solo a patto di soddisfare alcune condizioni. Per poter, infatti, pagare meno Imu e Tari, innanzitutto, ogni Comune deve approvare la relativa delibera, perchè i Comuni possono decidere autonomamente se applicare una riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali con apposita delibera.

Altra condizione da soddisfare per il contribuente che vuole usufruire dello sconto è quella di optare per il pagamento tramite domiciliazione bancaria con addebito diretto sul conto corrente.


Pagare Imu al 50% e Tari quali sono i casi possibili

Ci sono poi altri casi in cui il pagamento di Imu e Tari si può anche ridurre fino al 50%. In particolare, è previsto uno sconto del 50% delle tasse da pagare per le case date in comodato d’uso ai figli. Per poter usufruire della riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu per le case date in comodato d’uso gratuito, è necessario:

  • registrare all’Agenzia delle Entrate il regolare contratto di comodato d’uso gratuito della casa; 
  • che la casa data in comodato d'uso gratuito al figlio non rientri tra le case di lusso o di pregio;
  • che il comodato d’uso gratuito sia tra parenti di primo grado in linea diretta, cioè genitori e figli;
  • che il genitore che concede la casa in comodato sia residente e dimori abitualmente nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato;
  • che il genitore che ha dato la casa in comodato d'uso al figlio abbia al massimo due immobili ad uso abitativo e sempre nello stesso Comune.

Il pagamento delle tasse al 50% per una casa data in comodato d’uso gratuito ai figli vale solo per l’Imu mentre non è previste alcuna agevolazione per il pagamento della Tari, per cui bisogna seguire le stesse regole e modalità previste per calcolo e pagamento dell’imposta su tutte le altre case.

Anche per le case considerate inagibili è prevista una riduzione del 50% della base imponibile ai fini Imu. Per usufruire dell’agevolazione fiscale, è necessario presentare la dichiarazione Imu al Comune insieme all’attestazione di inagibilità redatta da un tecnico abilitato.

Per quanto riguarda la Tari, essendo una tassa sui rifiuti prodotti, non si paga proprio se si dimostra che la casa è disabitata, priva di arredi e utenze, o dismessa, o inagibile. 

La riduzione del 50% dell’Imu e di due terzi della Tari vale anche per proprietari di una casa in Italia non concessa in locazione o comodato ma che risiedono all’estero e percepiscono qui una pensione. L’unica condizione da soddisfare in tal caso per usufruire di tali riduzioni è quella di presentare apposita domanda.

Quanto si pagano Imu e Tari per case in affitto a canone concordato

Le tasse sulla casa si possono pagare meno anche per case in affitto a canone concordato: in tal caso, infatti, le leggi in vigore permettono di usufruire dell’agevolazione che riduce del 25% il pagamento dell’Imu. Nessuna riduzione anche in tal caso, invece, per la Tari sui rifiuti che deve sempre essere calcolata e pagata secondo le leggi in vigore.