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Come quantificare i danni provocati dall'inquilino in una casa in affitto. Calcolo ed esempi risarcimento

Quali sono gli elementi da considerare per calcolare i danni eventualmente provocati da un inquilino di una casa in affitto: i chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come quantificare i danni provocati dall

Come si calcolano i danni che l’inquilino di una casa in affitto deve pagare al proprietario?

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’inquilino che restituisce la casa in affitto danneggiata, per esempio con porte o mobili rotti, o sanitari rotti, deve pagare al proprietario di casa il rimborso per le spese necessarie per i lavori di riparazione dei danni provocati e il risarcimento per il tempo in cui l’appartamento è rimasto sfitto per effettuare i necessari lavori di riparazione. 

Come si calcolano i danni provocati da un inquilino in una casa in affitto? Quando un proprietario decide di dare una casa in affitto, è bene che scelga con cura gli inquilini a cui affidare il proprio immobile in modo da avere la sicurezza, in qualche modo, che si tratti di persone in grado di conservare la casa in maniera decorosa.

Spesso, infatti, si ha a che fare con inquilini che, una volta andati via di casa, lasciano danni, più o meno gravi. Vediamo allora di seguito come si quantificano gli eventuali danni che un inquilino fa in una casa in affitto.

  • Come fare a quantificare i danni che un inquilino provoca in una casa in affitto
  • Danni in casa in affitto: calcoli ed esempi 

Come fare a quantificare i danni che un inquilino provoca in una casa in affitto

Quando l’inquilino di una casa lascia l’immobile, il proprietario deve verificare in quale stato la casa viene lasciata, se esattamente come consegnata al momento dell’inizio del contratto di locazione o con qualche danno.

Nel caso di lievi danni, a volte i proprietari non chiedono alcuna forma di risarcimento all’inquilino, né trattengono la cauzione versata ad inizio contratto.

Quando, al contrario, i danni si presentano di più importante entità, allora gli inquilini devono provvedere al pagamento e al risarcimento del danno. 

Se la casa in affitto viene lasciata particolarmente danneggiata, è sempre previsto il risarcimento del danno come responsabilità civile, sia nel caso in cui il danno sia accaduto per non intenzionalità dell’inquilino, sia che sia accaduto per colpa dello stesso inquilino.

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’inquilino che restituisce la casa in affitto con danni importanti e ben visibili, per esempio con porte o mobili rotti, o sanitari rotti, deve pagare al proprietario di casa

  • il rimborso per le spese necessarie per i lavori di riparazione dei danni provocati;
  • il risarcimento per il tempo in cui l’appartamento è rimasto sfitto per effettuare i necessari lavori di riparazione. 

Danni in casa in affitto: calcoli ed esempi 

Tra il rimborso delle spese che il proprietario deve sostenere per la riparazione degli eventuali danni alla casa provocati dall’inquilino e il risarcimento del danno per il tempo in cui la casa resta sfitta per effettuare i necessari lavori di riparazione, il calcolo dei danni che l’inquilino deve pagare può arrivare ad essere anche molto alto. 

Per quantificare i danni che l’inquilino deve pagare al proprietario, soprattutto quando la casa resta sfitta per effettuare i lavori di riparazioni,  bisogna calcolare la somma di risarcimento pari al canone per il periodo necessario alle riparazioni.

Se, per esempio, l’inquilino che ha lasciato danniin casa pagava un canone di locazione mensile pari a 600 euro al mese e per effettuare lavori di riparazione dei danni serve un tempo di due mesi, allora l’inquilino deve pagare danni per 1.200 euro.

A questa somma bisogna aggiungere un eventuale rimborso per le spese sostenute per la riparazione dei danni. 

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