Per recuperare crediti e pagamenti se una azienda chiude e viene cancellata dal registro delle imprese presso la Camera di Commercio bisogna agire contro la società o contro soci e amministratore stessi a seconda della tipologia di costituzione dell’azienda con recupero crediti o pignoramenti.
Quando una azienda chiude e viene cancellata dal registro delle imprese non esiste più e chi ha un credito o in caso di pagamenti ancora dovuti da una società può agire contro la società stessa o contro soci e amministratore. Tutto dipende dalla tipologia di costituzione dell’azienda.
Ciò che ci si chiede è come recuperare crediti e pagamenti se una azienda chiude ed è cancellata. Vediamo quali sono i casi 2022 in cui poter recuperare crediti e pagamenti se un’azienda chiude e viene cancellata
Per recuperare crediti e pagamenti da una azienda per esempio Srl, società a responsabilità limitata, come un’azienda spa che chiude e viene cancellata dal Registro delle Imprese, bisogna teoricamente agire contro la società e non contro soci e amministratori. E diciamo teoricamente perché la chiusura e successiva cancellazione dell’azienda dal registro delle imprese avviene solo il processo di liquidazione e se dal bilancio per la liquidazione emergono crediti, debiti e pagamenti da effettuare l’azienda non può essere cancellata.
Diverso è il caso di quando la cancellazione dal registro delle imprese avviene d’ufficio. Non è raro, infatti, che le società lascino andare male le cose per cui la Camera di Commercio dopo 5 anni procede alla chiusura d’ufficio dell’azienda.
Diverso ancora il discorso per le Srl semplificate: stando ad una recente sentenza della Cassazione, le Srl unipersonali con un unico socio che è anche amministratore è equiparabile ad una ditta individuale per cui cade il requisito della responsabilità limitata nei casi di precedenti mancati pagamenti.
In ogni caso, è bene sapere che se un’azienda chiude e viene cancellata dal registro delle imprese difficilmente se ha crediti o pagamenti procede al loro saldo. Se, però, si decide di agire contro la società la prima cosa da fare è inviare una lettera di diffida alla società stessa tramite posta raccomandata o tramite Pec, Posta elettronica certificata, in cui riportare motivi del credito che l’azienda vanta e relativo importo, e dado 5 giorni di tempo alla stessa per effettuare il pagamento.
Nel caso in cui l’azienda non risponde alla diffida, è possibile presentare tramite il proprio legale un decreto ingiuntivo in tribunale, passaggio che, però, si può effettuare solo ed esclusivamente a condizione di avere una prova scritta del credito e del pagamento che l’azienda deve, per esempio se si ha un contratto con essa firmato.
In caso contrario, l’unica strada possibile per avere i pagamenti dovuti da un’azienda che chiude è quella di procedere al solito procedimento di recupero crediti. Se in nessuno dei due modi si riescono a riscuotere i crediti, allora si può procedere al pignoramento.
In questo caso, prima viene notificato l’atto di precetto, che offre 10 giorni di tempo per pagare quanto dovuto, poi si chiede al presidente del tribunale l’autorizzazione alla consultazione dell’Anagrafe Tributaria, un archivio dell’Agenzia delle Entrate permette di sapere che la società debitrice ha, per esempio, conti correnti o altri redditi, o una visura immobiliare all’Agenzia delle Entrate, ufficio del Territorio, per sapere se la società stessa ha immobili intestati che si possono pignorare, quindi si procede all’esecuzione forzata.
Infine, se il pignoramento dovesse essere inutile, si può chiedere il fallimento che, però, può essere chiesto per crediti non inferiori a 30mila euro e a condizione che l’azienda soddisfi determinate condizioni come:
La stessa procedura per il recupero di crediti e pagamenti da un’azienda che chiude del tipo Srl e che viene cancellata dal registro delle imprese presso la Camera di Commercio vale per crediti e pagamenti che si devono avere da un’azienda in Snc, società in nome collettivo.
La differenza è che se la Srl vanta crediti e pagamenti nei confronti di terzi, l’azione per il recupero crediti o di pignoramento e fallimento deve essere esercitata nei confronti della società, mentre per le Snc l’azione ri recupero crediti e di pagamento può essere effettuata nei confronti di socio e amministratori.
Il motivo è che a differenza della Srl, in una Snc ogni socio risponde per crediti e obbligazioni assunte anche dagli altri soci per cui se dovesse verificarsi qualche problema, ogni socio risponde con il proprio patrimonio personale e, inoltre, se il patrimonio societario non è abbastanza e un socio non possiede nulla, l’altro socio potrebbe dover rispondere anche per lui con il proprio patrimonio personale.
Stesso discorso valido per una Snc vale per il recupero crediti da una società di persone Sas, Società in Accomandita Semplice. Anche in questo caso, infatti, considerando che in una Sas vi è un socio che è illimitatamente responsabile, con tutte le conseguenze che possono derivare da questa condizione, oltre alla garanzia del patrimonio sociale c’è quella dei soci per cui l’azione per recuperare crediti e pagamenti dovuti da un’azienda può avvenire tanto nei confronti della società quanto nei confronti dei soci.
Ciò significa che si si può rifare su tutti i soci in maniera individuale, pignorandone i beni, bloccandone il conto correte, iscrivendo un’ipoteca sulla casa e seguendo per il pignoramento la stessa procedura sopra riportata.
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