La domanda per l'istituzione del passo carraio va presentata al Comune. I costi sono variabili ma generalmente compresi da 30 a 60 euro. Anche i tempi della concessione del passo carraio non sono fissi e occorre mettere in conto almeno 2 settimane ma che possono facilmente raddoppiare. I requisiti richiesti sono minimi, ma occorre misurare le dimensioni del varco d'accesso.
Si chiama passo carraio o passo carrabile e altro non è che il diritto a non vedersi occupare un'area all'aperta. O, vista dall'altro lato, il divieto di parcheggio, Il caso più classico è quello dell'entrata di un garage o di un condominio che si affaccia su una strada trafficata.
Per distrazione o per poca disponibilità ad andare a caccia di un nuovo spazio, può capitare che quell'area vanga immancabilmente scambiata per un parcheggio.
Anche se non provoca alcun disagio alla circolazione, il proprietario o il locatario può comunque subire difficoltà personali o lavorative. Da qui la creazione del passo carraio davanti a una proprietà, sia esso un locale o un garage, il cui ottenimento non è però automatico.
Occorre infatti presentare domandare, seguire l'iter previsto e accollarsi delle spese. Possono presentare domanda sia i proprietari del garage o dell'area il cui ingresso va tenuto libero oppure l'amministratore di condominio quando sono coinvolte più proprietà.
Vediamo la normativa in vigore, aggiornata ai cambiamenti del 2022. Più precisamente:
L'istituzione di un passo carraio ha un significato ben preciso: impedire ad altre auto di occupare lo spazio e di parcheggiare proprio davanti alla proprietà. Nel caso in cui l'indicazione venga disattesa, ecco che scatta lo sgombero dell'area.
Se per passo carrabile si intende ogni sbocco di un'area privata su una zona di pubblico passaggio, è bene chiarire che non è considerato tale quello la cui destinazione d'uso non preveda lo stazionamento o la circolazione delle auto, come negozi e uffici.
Può essere di due tipi: ordinario quando l'accesso a un area laterale idonea allo stazionamento di una o più auto avviene tramite manufatto stradale.
Oppure a raso e quindi senza manufatto sul suolo pubblico. In questo caso si tratta di un semplice accesso a raso o a filo con il manto stradale in assenza del marciapiede.
In sintesi, al di là delle differenze, è un accesso privato su una pubblica via, la cui regolamentazione spetta ai singoli Comuni. E sono proprio loro che devono concederlo e quindi gli enti pubblici a cui prestare la richiesta.
Dal punto di vista pratico, per riconoscere un passo carrabile vero bastano pochi accorgimento. Innanzitutto è sempre affiancato dal simbolo del divieto di sosta, quindi non devono mai mancare gli estremi dell'autorizzazione ovvero il numero e il nome del Comune che ha autorizzato la sua affissione. Ed è anche presente lo stemma dello stesso Comune. Come recita testualmente l'articolo 22 del Codice della strada, i passi carrabili devono essere individuati con l'apposito segnale, previa autorizzazione dell'ente proprietario.
Prima della presentazione della domanda è però necessario accertarsi delle misure del varco per l'accesso alla proprietà privata. Devono infatti essere maggiori di 2 metri e mezzo e inferiori a 4 metri nel caso delle abitazione civile ovvero maggiori di 4 metri e inferiori a 8 metri se ci sono di mezzo attività industriali o agricole.
I requisiti richiesti sono quindi minimi, ma cosa accade se la richiesta di passo carraio non è per l'ingresso a una proprietà su strada comunale? In questo caso occorre rivolgersi all'Anas o alla Provincia seguendo il medesimo percorso burocratico.
Il fascicolo con i documenti, oltre alla generalità del richiedente, deve contenere tre copie della planimetria catastale in scala 1:100 o 1:200, le fotografie dell'area interessata e la ricevuta di pagamento per l'avvio della pratica, variabile di Comune in Comune, ma generalmente compresi da 30 a 60 euro.
Anche i tempi della concessione del passo carraio non sono fissi e occorre mettere in conto almeno 2 settimane ma che possono facilmente raddoppiare.
Da ricordare che è possibile recedere da questo diritto, magari perché non c'è più necessità e ricordando che è tutti gli anni soggetto al pagamento della Tosap, presentando domanda di rinuncia al Comune.