Come sapere se cartelle esattoriali Agenzia Entrate sono state cancellate e non si devono più pagare

Se il contribuente ritiene che ci siano errori nella cartella esattoriale può procedere in due modi. Ma prima deve verificare se è stata cancellata.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come sapere se cartelle esattoriali Agen

Cartelle esattoriali Agenzia delle entrate, come sapere se sono state cancellate?

Per sapere se le sapere se cartelle esattoriali dell'Agenzia delle entrate sono state cancellate e non si devono più pagare occorre presentare una formale richiesta di estratto di ruolo, anche tramite il sito web. Si tratta del cosiddetto diritto di accesso agli atti amministrativi.

Poche cose sono così malviste dai contribuenti come la cartella esattoriale. A meno che non sia scaduta e di conseguenza non ci sono costi da sostenere. Prima di entrare nei dettagli per sapere come fare a scoprire se è stata realmente cancellata e non va più pagata, ricordiamo che qualunque sia il debito accumulato, il punto in comune è la struttura del documento.

Il frontespizio della cartella esattoriale contiene l'esposizione della causale da cui è scaturita l'iscrizione a ruolo, l'anno di imposta, il prospetto nel quale viene spiegata la spettanza delle somme, la lista degli enti creditori delle somme contenute nella cartella, eventualmente differenziata per colore. Dopodiché si divide in due parte.

La prima contiene le informazioni relative alle modalità di pagamento dell'importo richiesto, alla richiesta di sospensione della cartella, alle modalità di presentazione del ricorso nei confronti dell'agente di riscossione, ai contatti a cui rivolgersi per chiarimenti. Infine, la seconda parte della cartella, così come riorganizzata, è adesso composta dalla descrizione dei dati contabili e della causale del ruolo emesso dall'ente creditore, come agenzie fiscali, Comuni o Regioni. Approfondiamo meglio in questo articolo:

  • Cartelle esattoriali Agenzia delle entrate, come sapere se sono state cancellate

  • Tempistiche prescrizione della cartella esattoriale

Cartelle esattoriali Agenzia delle entrate, come sapere se sono state cancellate

Per sapere se le cartelle esattoriali dell'Agenzia delle entrate sono state cancellate e non si devono più pagare occorre presentare una formale richiesta di estratto di ruolo, anche tramite il sito web. Si tratta del cosiddetto diritto di accesso agli atti amministrativi. Qui è presenta la lista delle cartelle scadute e non pagate dal contribuente, elencate per numero, data di presunta notifica e causale di pagamento.

Se il contribuente ritiene che ci siano errori nella cartella esattoriale può procedere in due modi. Se il controllo è stato di tipo formale ovvero indirizzato proprio alla sua dichiarazione, può segnalare dati o elementi valutati erroneamente.

Se l'ufficio provvede alla rettifica, il contribuente riceve un nuovo modello di pagamento con l'indicazione delle somme da versare rideterminate e può usufruire della riduzione della sanzione effettuando il versamento entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione.

Tempistiche cancellazione con prescrizione della cartella esattoriale

Strettamente legata alla cancellazione delle cartelle esattoriali c'è la prescrizione. Si tratta infatti di una di quelle ragioni per cui il contribuente può non essere più chiamato a passare alla cassa.

Non c'è una scadenza unica in quanto per i contributi Inps di previdenza e assistenza sociale obbligatoria all'Inps, i tempi di prescrizione sono pari a 10 anni se anteriori al primo gennaio 1996; 5 anni se successivi al primo gennaio 1996; 10 anni quando il mancato versamento è denunciato dal lavoratore o dai suoi superstiti.

Per i contributi Inps Fondo pensioni lavoratori dipendenti e altre gestioni pensionistiche obbligatorie, i tempi di prescrizione sono pari a 10 anni se anteriori al primo gennaio 1996; 5 anni se successivi al primo gennaio 1996; 10 anni quando il mancato versamento è denunciato dal lavoratore o dai suoi superstiti.

Per i contributi Inps dovuti da artigiani, esercenti attività commerciali e lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata, i tempi di prescrizione sono pari a 5 anni. Per i contributi Inail, i tempi di prescrizione sono pari a 10 anni se anteriori al primo gennaio 1996; 5 anni se successivi al primo gennaio 1996.

Per Irpef, Irap, Iva, i tempi di prescrizione sono pari a 10 anni. Per Imu, Ici, Tarsu, Tasi, Tosap, i tempi di prescrizione sono pari a 5 anni. Per le multe per violazione del Codice della strada, i tempi di prescrizione sono pari a 5 anni Per il bollo auto, i tempi di prescrizione sono pari a 5 anni. Per il Canone Rai, i tempi di prescrizione sono pari a 10 anni. Per i diritti annuali Camera di Commercio sono pari a 10 anni ovvero 5 anni per le sanzioni per omesso o ritardato pagamento.