Poche cose come l'arrivo di una multa a casa manda su tutte le furie un automobilista. Anche e soprattutto quando si tratta di eccesso di velocità registrato con l'autovelox. Spesso infatti gli sforamenti sono minimi, ma l'importo della multa è comunque elevato. Cerchiamo allora di fare il punto della situazione e più precisamente, analizziamo nel dettaglio:
Multa da autovelox, come sapere se l'ho presa
Conseguenze e cause multa autovelox nel 2022-2023
Dal punto di vista procedurale, la normativa vigente fissa tempi ben precisi entro i quali deve essere notificata la multa autovelox. Sono di 90 giorni che scattano non dal giorno dell'infrazione commessa ma dall'accertamento dell'infrazione stessa. In termini pratici, tutte le multe recapitate oltre il limite di 90 giorni non sono valide in quanto illegittime dal punto di vista procedurale.
Il primo suggerimento è di capire se l'autovelox sia effettivamente attivo e in questo caso possono venire in soccorso alcune soluzioni tecnologiche, come le app per cellulari, per sapere se sia funzionante o meno. In ogni caso è sempre possibile rivolersi ai gestori degli apparecchi elettronici per il rilevamento della velocità ovvero alla polizia di Stato o a quelle locale, ben ricordando che gli stessi autovelox devono essere posizionati in modo tale da essere visibili e la loro presenza deve essere preavvertita con appositi cartelli dell'esistenza della postazione autovelox.
Va da sé che l'automobilista può sempre proporre ricorso contro le multe per eccesso di velocità e lo può fare seguendo due strade: quella del giudice di pace o quella del prefetto. Nel primo caso va promosso entro 30 giorni dalla contestazione o dalla notifica del verbale, nel secondo entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione della multa.
Ma se la decisione del giudice di pace può essere impugnata secondo i termini e le modalità stabilite dal codice di procedura civile, la sentenza del Prefetto può essere impugnata entro 30 giorni dinanzi allo stesso giudice di pace competente per territorio. Se il prefetto non dovesse condividere le ragioni, l'automobilista che ha presentato ricorso viene condannato al doppio della sanzione indicata nel verbale.
L'importo della sanzione da pagare in caso di mancato rispetto dei limiti di velocità non è lo stesso per tutti i trasgressori in quanto è proporzionato allo sforamento del limite massimo consentito.
Ricordando l'esistenza del margine di tolleranza del 5% e che ci sono dei modi per sapere se sta arrivando la multa a casa, il mancato rispetto del limite minimo di velocità comporta una multa da 41 a 168 euro, nel caso di eccesso tra 10 e 40 chilometri orari, la sanzione aumenta da 168 a 674 euro, da 40 a 60 chilometri orari da 527 a 2.108 euro con sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Non solo, ma con il superamento del limite per oltre 60 chilometri orari, sanzione da 821 a 3.287 euro e sospensione della patente da 6 a 12 mesi con revoca della patente in caso di reiterazione nei due anni successivi.
In relazione ai limiti di velocità vigenti in Italia, è indispensabile tenere conto di quattro soglie per comprendere quando e quali sono i rischi di subire una sanzione.
Sono di 130 chilometri orari sulle autostrade ovvero 150 chilometri orari in caso di presenza di tre corsie, 110 chilometri orari per le strade extraurbane principali, 90 chilometri orari per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, 50 chilometri orari per le strade nei centri abitati con la possibilità di innalzarlo a 70 chilometri orari per alcune strade urbane.