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Come sapere se ho ricevuto una eredità o si è eredi?

Quali sono modi e possibilità per sapere se si sono ricevuti beni e patrimoni in eredità: cosa fare, cosa prevedono norme in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come sapere se ho ricevuto una eredità o

Ricevere notizia di una possibile eredità o accertare se si è eredi di una persona defunta rappresenta spesso un'esigenza concreta. La successione ereditaria in Italia segue regole precise previste dal Codice Civile e consente di individuare i chiamati all’eredità anche in assenza di comunicazioni dirette. Ecco, dunque, come verificare la propria posizione successoria, individuare testamentari o chiamati per legge per far valere i propri diritti ma anche evitare problemi successivi

Come verificare se si è destinatari di una eredità: strumenti e modalità

Il primo passo consiste nell’accertare se il decesso di una persona abbia prodotto una successione ereditaria nella quale si è coinvolti. La verifica si articola in varie fasi, tra cui la ricerca di testamenti, l’analisi di beni mobili e immobili, e il ricorso alla documentazione pubblica disponibile. Rintracciare gli eredi è un'attività tipicamente svolta avvalendosi del certificato storico di stato di famiglia, rilasciato dal Comune di residenza del defunto. Questo documento, insieme al certificato di morte, permette di conoscere la composizione originaria e attuale del nucleo familiare del defunto, facilitando l’individuazione di potenziali eredi e chiamati per legge.

Ulteriori informazioni anagrafiche sono reperibili tramite l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che consente oggi il rilascio digitale di diverse tipologie di certificati, tra cui lo stato di famiglia storico, utile ai fini successori. Il portale ANPR permette l’accesso con identità digitale (SPID, CIE, CNS), semplificando notevolmente le procedure anche per i cittadini residenti all’estero iscritti all’AIRE.

La ricerca del testamento: procedure e riferimenti normativi

Verificare l’esistenza di un testamento è uno dei passaggi più rilevanti nell’ambito successorio. In Italia, ex art. 456 e ss. Codice Civile, si può distinguere tra testamento pubblico, olografo e segreto. La presenza di un testamento determina la successione testamentaria, cioè il passaggio dei beni e diritti secondo le volontà espresse dal defunto.
Per accertare se sia stato redatto un testamento occorre rivolgersi:

  • all’Archivio Notarile Distrettuale della residenza del defunto;
  • al Registro Generale dei Testamenti di Roma (banca dati nazionale in cui confluiscono testamenti pubblici, segreti e olografi depositati presso notai o consolati anche esteri);
  • ai notai del collegio notarile locale, tramite richiesta motivata e presentazione dell’estratto di morte.

Il notaio è tenuto, una volta ricevuta notizia della morte del testatore, a contattare gli eredi di cui conosce il domicilio o la residenza (art. 623 c.c.), e a procedere alla pubblicazione ufficiale del testamento olografo, segreto o pubblico (art. 620 c.c.), redigendo un verbale pubblico che ne consenta la piena efficacia giuridica. Va ricordato che solo i testamenti formalmente depositati risultano reperibili nei registri nazionale ed esteri aderenti alla Convenzione di Basilea. Un testamento olografo non depositato formalmente risulta difficilmente rintracciabile, richiedendo in tal caso verifiche presso familiari o soggetti di fiducia del defunto.

Successione legittima: come si determina l’erede in assenza di testamento

Quando non sussiste un valido testamento, la legge regola la devoluzione ereditaria mediante un ordine gerarchico tra i legittimari (coniuge, figli, ascendenti) e gli ulteriori parenti fino al sesto grado. Questo processo, detto successione legittima, è dettagliatamente disciplinato dal Codice Civile agli artt. 565 e ss., e determina l’individuazione degli aventi diritto anche in assenza di manifestazione di volontà del defunto.
È possibile verificare la presenza di eredi legittimi richiedendo lo stato di famiglia storico presso il Comune interessato, che fotografa la composizione del nucleo familiare e consente di comprendere l’eventuale chiamata all’eredità. In casi di successione complessa o presenza di numerosi possibili successibili, può risultare necessaria l’ausilio di un professionista esperto in materia successoria.

Rilevazione dei beni oggetto di eredità: immobili, conti correnti, quote societarie e veicoli

Una volta accertata la qualità di erede, è essenziale identificare con precisione i beni e i diritti costituenti il patrimonio ereditario. Le modalità variano a seconda della tipologia patrimoniale e prevedono:

  • Verifica immobiliare: Richiedere una visura catastale nazionale e successivamente le visure ipotecarie presso gli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate Consulenza. Queste indagini forniscono dettagli su beni immobili, diritti reali, gravami e ipoteche;
  • Ricerca di conti correnti, depositi finanziari, titoli e polizze: Attraverso verifica della corrispondenza, delle comunicazioni bancarie e indagini dirette presso istituti di credito, gli eredi hanno diritto, ai sensi dell’art. 119 del Testo Unico Bancario, di ottenere copia della documentazione bancaria relativa al defunto;
  • Accertamento della titolarità di veicoli e beni mobili registrati: Attraverso richiesta di una visura PRA per nominativo, utilizzando i dati anagrafici del de cuius, è possibile risalire a veicoli intestati di pertinenza ereditaria;
  • Verifica quote societarie: Una visura camerale storica o la richiesta di una “scheda partecipazioni” tramite il Registro Imprese può attestare la presenza di azioni, quote o partecipazioni societarie, indicando anche la percentuale detenuta, eventuali diritti e il nominativo degli altri soci. Questo strumento risponde ai più recenti obblighi di trasparenza e riporta anche la posizione di “titolare effettivo”.

La conoscenza dettagliata dei beni ereditari è cruciale per valutare correttamente l’accettazione, eventualmente con beneficio d’inventario per evitare la responsabilità ultra vires, ossia oltre il valore del patrimonio ereditato.

La pubblicazione e l’accettazione dell’eredità: adempimenti e tutela del chiamato

L’efficacia dei diritti successori richiede la pubblicazione ufficiale del testamento e la conseguente accettazione dell’eredità. La pubblicazione è compito del notaio, che, ai sensi degli artt. 620-622 c.c., redige e registra il verbale di pubblicazione e ne comunica l’esistenza agli eredi rintracciabili (art. 623 c.c.).
L’accettazione dell’eredità (espresso, tacito o con beneficio d’inventario) rappresenta l’atto con cui il chiamato diventa a tutti gli effetti erede. L’accettazione può avvenire anche in silenzio tramite la gestione dei beni ereditari (possessio), mentre per l’accettazione con beneficio d’inventario occorre seguire specifica procedura in Tribunale. Il Registro delle successioni del Tribunale del luogo dell’ultimo domicilio del deceduto consente di verificare eventuali accettazioni, rinunce o nomina dei curatori dell’eredità giacente.

Focus: differenza tra eredi e legatari, limiti e tutele nella successione

È importante distinguere tra gli eredi – chiamati a subentrare nell’intero patrimonio (o quota) e nei rapporti attivi e passivi del defunto – e i legatari, beneficiari di specifici beni individuati nel testamento (art. 588 c.c.). Gli eredi ricevono anche oneri e obblighi collegati all’eredità, mentre i legatari acquisiscono solo il bene ricevuto senza ulteriori obbligazioni.
Tali distinzioni offrono protezioni, in particolare alle categorie dei legittimari, che godono di una quota riservata del patrimonio e possono agire in riduzione contro disposizioni che ledano i loro diritti (artt. 536-563 c.c.).

Le ultime novità in materia di successione e certificazione anagrafica

Recentemente, è aumentata la digitalizzazione dei servizi anagrafici tramite ANPR, permettendo agli eredi di accedere rapidamente e con sicurezza ai certificati necessari (ad esempio, certificato di stato di famiglia storico, residenza, anagrafico di nascita e di morte). Il rilascio di questi documenti può avvenire online, anche con esenzione dal bollo in specifici casi previsti dalla legge, facilitando le procedure onde evitare lunghi tempi di attesa e spostamenti presso gli uffici comunali. È opportuno prestare attenzione alle novità normative che periodicamente semplificano l’accesso ai servizi degli enti del Terzo Settore e la disciplina delle trasmissioni ereditarie, anche in riferimento all’accettazione eredità con beneficio di inventario ed eventuali agevolazioni per enti non profit.

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