Ricevere notizia di una possibile eredità o accertare se si è eredi di una persona defunta rappresenta spesso un'esigenza concreta. La successione ereditaria in Italia segue regole precise previste dal Codice Civile e consente di individuare i chiamati all’eredità anche in assenza di comunicazioni dirette. Ecco, dunque, come verificare la propria posizione successoria, individuare testamentari o chiamati per legge per far valere i propri diritti ma anche evitare problemi successivi
Il primo passo consiste nell’accertare se il decesso di una persona abbia prodotto una successione ereditaria nella quale si è coinvolti. La verifica si articola in varie fasi, tra cui la ricerca di testamenti, l’analisi di beni mobili e immobili, e il ricorso alla documentazione pubblica disponibile. Rintracciare gli eredi è un'attività tipicamente svolta avvalendosi del certificato storico di stato di famiglia, rilasciato dal Comune di residenza del defunto. Questo documento, insieme al certificato di morte, permette di conoscere la composizione originaria e attuale del nucleo familiare del defunto, facilitando l’individuazione di potenziali eredi e chiamati per legge.
Ulteriori informazioni anagrafiche sono reperibili tramite l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che consente oggi il rilascio digitale di diverse tipologie di certificati, tra cui lo stato di famiglia storico, utile ai fini successori. Il portale ANPR permette l’accesso con identità digitale (SPID, CIE, CNS), semplificando notevolmente le procedure anche per i cittadini residenti all’estero iscritti all’AIRE.
Verificare l’esistenza di un testamento è uno dei passaggi più rilevanti nell’ambito successorio. In Italia, ex art. 456 e ss. Codice Civile, si può distinguere tra testamento pubblico, olografo e segreto. La presenza di un testamento determina la successione testamentaria, cioè il passaggio dei beni e diritti secondo le volontà espresse dal defunto.
Per accertare se sia stato redatto un testamento occorre rivolgersi:
Il notaio è tenuto, una volta ricevuta notizia della morte del testatore, a contattare gli eredi di cui conosce il domicilio o la residenza (art. 623 c.c.), e a procedere alla pubblicazione ufficiale del testamento olografo, segreto o pubblico (art. 620 c.c.), redigendo un verbale pubblico che ne consenta la piena efficacia giuridica. Va ricordato che solo i testamenti formalmente depositati risultano reperibili nei registri nazionale ed esteri aderenti alla Convenzione di Basilea. Un testamento olografo non depositato formalmente risulta difficilmente rintracciabile, richiedendo in tal caso verifiche presso familiari o soggetti di fiducia del defunto.
Quando non sussiste un valido testamento, la legge regola la devoluzione ereditaria mediante un ordine gerarchico tra i legittimari (coniuge, figli, ascendenti) e gli ulteriori parenti fino al sesto grado. Questo processo, detto successione legittima, è dettagliatamente disciplinato dal Codice Civile agli artt. 565 e ss., e determina l’individuazione degli aventi diritto anche in assenza di manifestazione di volontà del defunto.
È possibile verificare la presenza di eredi legittimi richiedendo lo stato di famiglia storico presso il Comune interessato, che fotografa la composizione del nucleo familiare e consente di comprendere l’eventuale chiamata all’eredità. In casi di successione complessa o presenza di numerosi possibili successibili, può risultare necessaria l’ausilio di un professionista esperto in materia successoria.
Una volta accertata la qualità di erede, è essenziale identificare con precisione i beni e i diritti costituenti il patrimonio ereditario. Le modalità variano a seconda della tipologia patrimoniale e prevedono:
La conoscenza dettagliata dei beni ereditari è cruciale per valutare correttamente l’accettazione, eventualmente con beneficio d’inventario per evitare la responsabilità ultra vires, ossia oltre il valore del patrimonio ereditato.
L’efficacia dei diritti successori richiede la pubblicazione ufficiale del testamento e la conseguente accettazione dell’eredità. La pubblicazione è compito del notaio, che, ai sensi degli artt. 620-622 c.c., redige e registra il verbale di pubblicazione e ne comunica l’esistenza agli eredi rintracciabili (art. 623 c.c.).
L’accettazione dell’eredità (espresso, tacito o con beneficio d’inventario) rappresenta l’atto con cui il chiamato diventa a tutti gli effetti erede. L’accettazione può avvenire anche in silenzio tramite la gestione dei beni ereditari (possessio), mentre per l’accettazione con beneficio d’inventario occorre seguire specifica procedura in Tribunale. Il Registro delle successioni del Tribunale del luogo dell’ultimo domicilio del deceduto consente di verificare eventuali accettazioni, rinunce o nomina dei curatori dell’eredità giacente.
È importante distinguere tra gli eredi – chiamati a subentrare nell’intero patrimonio (o quota) e nei rapporti attivi e passivi del defunto – e i legatari, beneficiari di specifici beni individuati nel testamento (art. 588 c.c.). Gli eredi ricevono anche oneri e obblighi collegati all’eredità, mentre i legatari acquisiscono solo il bene ricevuto senza ulteriori obbligazioni.
Tali distinzioni offrono protezioni, in particolare alle categorie dei legittimari, che godono di una quota riservata del patrimonio e possono agire in riduzione contro disposizioni che ledano i loro diritti (artt. 536-563 c.c.).
Recentemente, è aumentata la digitalizzazione dei servizi anagrafici tramite ANPR, permettendo agli eredi di accedere rapidamente e con sicurezza ai certificati necessari (ad esempio, certificato di stato di famiglia storico, residenza, anagrafico di nascita e di morte). Il rilascio di questi documenti può avvenire online, anche con esenzione dal bollo in specifici casi previsti dalla legge, facilitando le procedure onde evitare lunghi tempi di attesa e spostamenti presso gli uffici comunali. È opportuno prestare attenzione alle novità normative che periodicamente semplificano l’accesso ai servizi degli enti del Terzo Settore e la disciplina delle trasmissioni ereditarie, anche in riferimento all’accettazione eredità con beneficio di inventario ed eventuali agevolazioni per enti non profit.