Si tratta di una vera e propria integrazione alla legge 104 a tutela delle persone con disabilità. La legge 162, meno conosciuta ma altrettanto importante, rappresenta infatti il suo completamento. Si tratta di una disposizione normativa che permette di attuare progetti di aiuto personale al fine di evitare l'istituzionalizzazione delle persone con disabilità.
Destinatari dell'accompagnamento ovvero di quelli che tecnicamente sono chiamati piani personalizzati sono bambini, giovani, adulti e anziani con certificazione di handicap grave riconosciuta dalla Asl. Approfondiamo tutto e quindi:
Diritto all'accompagnamento: come sapere se si ha diritto
Leggi 2022-2023 aggiornate sul diritto all'accompagnamento
La legge 162 spetta alle persone con disabilità, comprese quelle conseguenti a limitazioni intellettive e relazionali, che siano in possesso della certificazione di gravità ai sensi della legge 104, che abbiano una limitazione dell’autonomia personale che rende necessaria l'erogazione di un'assistenza individuale globale, permanente e continuativa.
Il punto di partenza è che le persone con disabilità hanno il diritto di scegliere dove, con chi e come vivere. Entra perciò in vigore questa disposizione legislativa che prevede l'attuazione di Piani Personalizzati a favore di persone con handicap grave con la finalità di promuovere l'autonomia e fornire sostegno alla famiglia in cui è presente la persona con grave disabilità.
L'utilità è presto detta: l'attivazione di un piano personalizzato si rivela preziosa per tutte le famiglie impegnate nell'assistenza di un congiunto disabile che possono usufruire di interventi di assistenza domiciliare o di assistenza educativa con lo scopo di supportare la persona disabile nell’acquisizione di autonomia e competenze e di alleggerire il carico assistenziale.
Sono due i binari lungo i quali si muove la legge 162. Il primo è la programmazione di interventi di sostegno alla persona e familiare a favore delle persone con handicap di particolare gravità mediante forme di assistenza domiciliare e di aiuto personale, provvedendo alla realizzazione dei servizi nell'ambito di programmi previamente concordati. Il secondo è di disciplinare, allo scopo di garantire il diritto a una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta.
Per usufruire dell'accompagnamento e dunque sapere se si ha diritto a questa possibilità, la persona disabile o una delegata, come il tutore, il titolare della patria potestà o l'amministratore di sostegno, deve richiedere la predisposizione al Comune di residenza, presentando una certificazione attestante la disabilità, ultima dichiarazione Isee dell'interessato e altri documenti indicati dai Servizi sociali, entro i termini indicato dal Comune di residenza.
La legge 162 prevede la collaborazione tra le Regioni e gli enti locali per la realizzazione di programmi di aiuto alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento delle funzioni essenziali della vita, allo scopo di garantire il diritto alla vita indipendente.
In termini pratici, l'accompagnamento si sostanzia nell'attuazione di piani personalizzati in favore di persone con grave disabilità consistenti in interventi socio-assistenziali come assistenza domiciliare ed assistenza educativa, accoglienza in centri diurni. Sono interventi fortemente personalizzati progettati dalla famiglia insieme agli operatori professionali e sulla base di esigenze e di risposte assistenziali definite congiuntamente.