Il modo migliore per scegliere la badante giusta è quello di valutare il suo modo di porsi nei confronti della persona assistita, la sua attitudine caratteriale, meglio ancora se si tratta di una persona con esperienza e conoscenze, indipendentemente dal tipo di nazionalità. Se si tratta di una brava persona, che la badante sia italiana, o ucraina, polacca, russa, fa poca differenza, comunque si è deciso di avere in casa la persona migliore tra quelle magari incontrate.
Come scegliere una badante giusta in base a nazionalità, competenze e capacità? Dalle ricerche fatte su Google, oltre che per competenze e capacità, le badanti vengono ricercate per nazionalità, elementi che molti considerano importante ma che in realtà poco potrebbe esserlo in confronto alle competenze possedute e che potrebbero fare certamente la differenza nell’assistenza di una persona.
Stando a quanto emerge da recente dati, circa l’82% delle badanti assunte è straniera e circa il 70% di loro proviene da paesi extracomunitari. In dieci anni il numero delle badanti straniere è quasi triplicato (+223%) e molti ritengono che avere una badante straniera possa essere più giusto che avere una badante italiana così come per altri il discorso è al contrario,
Non sempre, però, è così: per esempio, avere una badante italiana di 30 anni con poca esperienza non è la stessa cosa che avere una badante ucraina di oltre 50 anni che fa questo lavoro da 25 anni, diciamo, vive da sempre in Italia e conosce lingua, cultura e cucina italiana.
O ancora, se si presenta una badante italiana, giovane, servizievole, ma che non ha mai avuto a che fare né con anziani, né con pazienti affetti da Alzheimer o Parkinson, né ha alcun titolo infermieristico, e si presenta una badante ungherese, di mezza età, che ha più anni di esperienza a lavoro, ha avuto a che fare con anziani e pazienti, ha un titolo infermieristico, vive in Italia da oltre 20 anni ma non parla benissimo l’italiano, è chiaro che quest’ultima pur non essendo italiana sembra più qualificata per il ruolo.
Spesso, infatti, nella valutazione e nella scelta di una badante straniera bisogna considerare se conosce la lingua italiana e come, se conosce la cultura italiana così come la nostra cucina, soprattutto se si tratta di dover assistere persone particolarmente anziane molto legate ad abitudini e tradizioni anche culinarie.
Tra le mansioni di una badante non ci sono solo cura dell’igiene della persona assistita ma nella maggior parte dei casi convive con la stessa e il lavoro si basa soprattutto sulla capacità di instaurare un buon rapporto empatico con l’assistito e conoscere lingua e territorio può importante per poter comunicare con la persona assistita nei casi di emergenza ma a fare la differenza nella scelta della badante giusta non è solo ed esclusivamente la nazionalità ma competenza, esperienza, affidabilità, personalità, pazienza e propensione verso il prossimo, a prescindere dalla nazionalità.
Forse il modo migliore per scegliere la badante giusta è quello di valutare il suo modo di porsi nei confronti della persona assistita, la sua attitudine caratteriale, meglio ancora se si tratta di una persona con esperienza e conoscenze, indipendentemente da tipo di nazionalità. Se si tratta di una brava persona, che la badante sia italiana, o ucraina, polacca, russa, fa poca differenza, comunque si è deciso di avere in casa la persona migliore tra quelle magari incontrate.
Altro elemento da considerare nella scelta della badante giusta può essere il possesso o meno della cosiddetta certificazione di qualità. Si tratta di una certificazione che attesta competenze e professionalità di chi si occupa della cura di anziani, malati e bambini.
Stando a quanto previsto dalle nuove norme in vigore, per avere la certificazione di qualità per badanti bisogna presentare apposita domanda, sostenere e superare il relativo esame. Una volta conseguita la certificazione di qualità, la badante ha diritto a ricevere relativa indennità che è dell’importo di:
Tali importi sono assorbibili da eventuali trattamenti retributivi individuali migliorativi e per le badanti conviventi inquadrate nel livello DS l’indennità è assorbita dall’indennità di funzione.