Il compenso dell'amministratore di condominio tiene conto della legale rappresentanza, della gestione operativa e della gestione amministrativa.
Sono numerosi e molto delicati i compiti attributi all'amministratore di condominio. Il grado di responsabilità è tale da prevedere un corrispondente compenso economico. Le principali attribuzioni dell’amministratore di condominio sono di convocare l’assemblea dei condòmini, eseguire le delibere assembleari, disciplinare l’uso dei beni comuni, compiere atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio, riscuotere i contributi ed erogare le spese.
E poi, eseguire gli adempimenti fiscali, curare la tenuta dei registri obbligatori, conservare la documentazione, redigere il rendiconto condominiale, aprire e utilizzare il conto corrente condominiale, attivare il sito web del condominio.
Nel novero dei compiti rientrano pure di fornire al condomino che ne faccia richiesta attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso e di comunicare i dati dei condòmini morosi ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino. Approfondiamo meglio:
Amministratore di condominio, come si calcola il compenso
Attenzione alle irregolarità dell'amministratore di condominio
Possono svolgere l’incarico di amministratore di condominio coloro che hanno il godimento dei diritti civili; che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni.
Ma anche che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione; che non sono interdetti o inabilitati; il cui nome non risulta annotato nell’elenco dei protesti cambiari; che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado; che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.
Il compenso dell'amministratore di condominio tiene conto della legale rappresentanza in quanto nell’accettare l’incarico, con l’impegno di svolgerlo in modo imparziale rappresenta il condominio come entità giuridica, per assicurarne il corretto godimento.
Dopodiché si tiene conto della gestione operativa ovvero del controllo e della messa in sicurezza delle parti comuni. Include la segnalazione di lavori di manutenzione, il coordinamento di appaltatori e subappaltatori, ma anche l’adeguamento alle normative emanate in corso d'opera.
E poi si tiene conto della gestione amministrativa che comporta la responsabilità civile in caso di irregolarità o omissioni nell’applicazione di leggi, contratti, regolamenti pubblici e privati.
Per quanto riguarda la modalità di calcolo del compenso dell'amministratore di condominio può essere a rimborso orario sulla base del numero di condomini amministrati ovvero quante unità immobiliari sono presenti e il personale impiegato. Il costo gestionale è di circa in 50-60 euro all'ora. Il compenso da parte di ogni unità immobiliare è tra i 150 e i 180 euro annui per ogni unità abitativa. Il calcolo per unità immobiliare varia in base alla zona, ma è di circa 12-15 euro al mese a unità immobiliare.
Ecco poi il calcolo a percentuale su ogni capitolo tra gestione amministrativa da calcolare sull’importo totale di gestione annua (tra il 2% e il 4% del valore minimo di soglia), gestione operativa sulla gestione annua (tra il 3% e il 5% del valore minimo di soglia), legale rappresentanza da calcolare sul valore dell’immobile (tra lo 0,010% e lo 0,020%).
Tra diritti e doveri dell'amministratore di condominio, nei casi di gravi irregolarità fiscali o di mancata apertura e utilizzazione del conto corrente condominiale da parte dell’amministratore, i condòmini possono chiedere la convocazione dell’assemblea per revocare il mandato all’amministratore.
Costituiscono gravi irregolarità che spingono all'allontanamento dell'amministratore di condomio anche l’aver acconsentito, per un credito insoddisfatto, alla cancellazione delle formalità eseguite nei registri immobiliari a tutela dei diritti del condominio e la mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, nonché di deliberazioni dell’assemblea. Ma anche, se sia stata promossa azione giudiziaria per la riscossione delle somme dovute al condominio, l’aver omesso di curare diligentemente l’azione e la conseguente esecuzione coattiva.