Come si dividono le spese per un box in affitto tra proprietario e affittuario secondo leggi 2022

Imposte per registrazione contratto, spese di manutenzione ordinarie e straordinarie: come dividere spese per box in affitto tra proprietario e affittuario, regole in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come si dividono le spese per un box in

Come si dividono le spese per un box in affitto tra proprietario e affittuario?

Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022 in vigore, per un box in affitto sussistono più o meno le stesse regole sulla divisione delle spese valide per una casa in condominio e ciò significa che il proprietario del box deve provvedere a spese di manutenzione straordinaria, mentre all’inquilino del box spetta il pagamento delle spese di ordinaria manutenzione, a partire dalle spese condominiali
 

Quando si decide di affittare un box decidendone un relativo canone dell’affitto, l’importo può essere stabilito attraverso un semplice accordo tra proprietario e inquilino e, anche per i box come per ogni altra tipologia, il contratto di affitto deve essere stipulato e registrato all’Agenzia delle Entrate solo se la locazione ha durata superiore ai 30 giorni. 

Caratteristica dei contratti di affitto di un box è che si tratta, però, di contratti liberi, che non prevedono alcun vincolo in termini di durata di affitto e canone. In ogni caso, anche per un box in affitto sono previste spese. Vediamo allora come si dividono le spese per un box in affitto tra proprietario e affittuario.

  • Spese per box tra proprietario e inquilino per registrazione contratto
  • Spese tra inquilino e proprietario di box in affitto ordinarie

Spese per box tra proprietario e inquilino per registrazione contratto

Le prime spese che devono essere sostenuto per un box in affitto sono quelle relative alle imposte da pagare per la registrazione del contratto stesso di locazione. Per un box in affitto si devono, infatti, pagare imposta di registro e imposta di bollo di 16 euro ogni quattro facciate di contratto o, comunque, ogni 100 righe e in questo caso, stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, le spese di registrazione si dividono generalmente tra proprietario e affittuario in parti uguali al 50%.

Spese tra inquilino e proprietario di box in affitto ordinarie

Anche per un box in affitto, soprattutto se in condominio, vi sono spese ordinarie e straordinarie da pagare. Stando le leggi in vigore, per un box in affitto sussistono più o meno le stesse regole sulla divisione delle spese valide per una casa in condominio.

Ciò significa che il proprietario del box deve provvedere a spese di manutenzione straordinaria, se, per esempio, devono essere rifatti gli impianti elettrici in condominio che interessano anche i box, mentre all’inquilino del box in affitto spetta il pagamento delle spese di ordinaria manutenzione, a partire dalle spese condominiali e, proprio per inserire l’inquilino del box in affitto tra le parti interessate al pagamento della quota di spese condominiali, la locazione del box deve essere comunicata dall'amministratore di condominio, che poi provvedere ad inserire il nominativo dell’affittuario nell'anagrafe condominiale.

Spetta all’inquilino anche il pagamento della Tari sui rifiuti per il box, della luce e altre utenze, e di altra ordinaria manutenzione. 


 

Imposte per registrazione contratto, spese di manutenzione ordinarie e straordinarie: come dividere spese per box in affitto tra proprietario e affittuario, regole in vigore e chiarimenti