Come smaltire elettrodomestici nel modo più semplice, veloce e gratis previsto da leggi 2022-2023

Tutti i grandi punti di vendita ovvero quelli con superficie superiore a 400 metri quadrati, sono obbligati ad accettare gratuitamente i piccoli e grandi elettrodomestici.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come smaltire elettrodomestici nel modo

Frigoriferi da smaltire, lavatrici da sostituire, vecchi apparecchi elettronici ed elettrodomestici che vogliamo far sparire dalle nostre abitazioni, ma come fare? Forse in pochi lo sanno, ma il cittadino ha diversi strumenti a disposizione per smaltire gli elettrodomestici in modo semplice, veloce e gratis. Perché non sono previsti costi? Perché i cittadini versano già un contributo per lo smaltimento. Facciamo allora il punto della situazione. Vediamo nel dettaglio:

  • Elettrodomestici, come smaltirli velocemente e gratuitamente

  • Leggi 2022-2023 sullo smaltimento degli elettrodomestici

Elettrodomestici, come smaltirli velocemente e gratuitamente

In prima battuta, il cittadino può smaltire gli elettrodomestici portandoli personalmente in un centro di raccolta comunale ovvero la cosiddetta isola ecologica. L'alternativa è rivolgersi al proprio Comune, purché quest'ultimo effettua il servizio di chiedere il ritiro a domicilio. Infine, può procedere con la consegna al venditore fisico o online dal quale ha acquistato il nuovo apparecchio.

Oggi in vigore anche il decreto ministeriale Uno contro Zero. In pratica, tutti i grandi punti di vendita ovvero quelli con superficie superiore a 400 metri quadrati, sono obbligati ad accettare gratuitamente i piccoli e grandi elettrodomestici anche se non si acquista niente. I negozi più piccoli non sono obbligati a effettuare il ritiro Uno contro Zero, ma possono offrirlo in modo volontario.

Sono 5 i punti centrali dell'attuale norma in materia. In prima battuta, i cittadini hanno il compito di tenere i Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) separati dagli altri rifiuti urbani e di consegnarli ai soggetti incaricati della raccolta. Quindi i Comuni devono mettere a disposizione dei cittadini strutture (isole ecologiche, chiamate anche centri di raccolta o piattaforme ecologiche o eco-centri o riciclerie) e servizi, come il ritiro a domicilio, per la raccolta differenziata dei Raee. Le attività effettuate dai Comuni sono finanziate attraverso le tasse locali.

Dopodiché i rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche devono effettuare il ritiro gratuito del Raee quando il consumatore acquista un'apparecchiatura equivalente. Poi i rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche con un negozio grande più di 400 metri quadrati devono effettuare il ritiro gratuito dei Raee di piccolissime dimensioni ovvero con la dimensione massima inferiore a 25 centimetri, anche quando il consumatore non compra nulla. Infine, i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, attraverso i loro consorzi, devono effettuare il ritiro dei Raee sia dai centri di raccolta comunali che dai negozi e trasportarli agli impianti di trattamento.

Leggi 2022-2023 sullo smaltimento degli elettrodomestici

Dal punto di vista normativo, rientrano nella categoria dei Raee le apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e che si considerano rifiuti. Sono compresi tutti i componenti e i materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto. I Raee sono suddivisi in 5 raggruppamenti: grandi elettrodomestici tra frigoriferi, condizionatori, congelatori; altri grandi elettrodomestici tra lavatrici, forni, cappe; tv e monitor; elettronica di consumo tra aspirapolvere, pc, telefoni, hi-fi; sorgenti luminose.

Negli impianti i Raee vengono smontati e tritati, separando le materie prime che li compongono: ferro, rame, alluminio, plastica, vetro. In questa fase vengono catturate e smaltite tutte le sostanze inquinanti presenti, evitando che si disperdano nell'ambiente.