Secondo le leggi in vigore, per sostituire una badante un ferie o in malattia si può assumere un’altra badante, che si può prendere sia a ore, o solo per il week end o in totale sostituzione della propria badante in ferie. Nel caso di assunzione di una badante per la copertura dell’assenza della propria in ferie, il contratto regolare di assunzione deve essere fatto solo per il breve periodo di assenza per ferie della propria badante. Il datore di lavoro deve in tal caso stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato per sostituzione.
Come sostituire una badante per ferie o malattia? Quando si assume una badante, con qualsiasi tipo di contratto per modalità di lavoro, se cioè si tratta di una badante convivente, non convivente, ad ore, solo notturna, ecc, bisogna considerare che la stessa, nel corso del rapporto di lavoro, può ammalarsi o assentarsi per le ferie spettanti e che da Ccnl si maturano.
Ci si chiede, dunque, cosa si può fare quando la propria badante si assenta dal lavoro per ferie o malattia e come può essere sostituita. Vediamo di seguito cosa prevedono le norme in vigore in merito.
Quando la propria badante decide di andare in ferie o si assenta dal lavoro per malattia, che sia convivente o non convivente, può nascere l’esigenza da parte della famiglia di sostituirla con un’altra badante per l’assistenza di parenti anziani, genitori, nonni.
La soluzione per sostituire una badante in malattia o in ferie è assumere un’altra badante, che si può prendere sia a ore, o solo per il week end o in totale sostituzione della propria badante in ferie. Nel caso di assunzione di una badante per la copertura dell’assenza della propria in ferie, il contratto regolare di assunzione deve essere fatto solo per il breve periodo di assenza per ferie o malattia della propria badante.
Il datore di lavoro deve in tal caso stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato per sostituzione. Per rapporti di lavoro instaurati per sostituzione di badanti in ferie o malattia valgono le stesse aliquote contributive valide per il rapporto di lavoro a tempo indeterminato ma a fronte di una retribuzione chiaramente più bassa si pagano, chiaramente, meno contributi. In caso di contratto a tempo determinato, secondo quanto previsto dalle leggi in viore, si risolve automaticamente alla scadenza, per cui il datore di lavoro non deve inviare alcuna comunicazione all'Inps ma deve solo occuparsi di versare i contributi di cessazione.
Se, però, la badante principale prolunga il periodo della sua assenza, per esempio se non guarisce dalla malattia nei tempi inizialmente previsti, il datore di lavoro che ha bisogno della badante sostitutiva per un periodo più lungo può prorogare il contratto a tempo determinato e quindi protrarre la scadenza.
Per stipulare un contratto di sostituzione della propria badante per ferie o per malattia, il datore di lavoro deve obbligatoriamente stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato per sostituzione, indicando tale causale sul sito Inps.
Per prorogare, invece, un contratto a tempo determinato il datore deve comunicare all'Inps la proroga accedendo sito Inps dal menù Assunzione | Comunicazione Inps- servizi al cittadino, cliccando la voce Variazione rapporto di lavoro, riportando il tempo di proroga del contratto di lavoro a tempo determinato e stampare la ricevuta.
Per la procedura di comunicazione all’Inps dell'assunzione della badante che deve sostituire una badante principale in ferie o in malattia si può procedere nelle seguenti modalità:
Per quanto riguarda i costi di una badante assunta in sostituzione di una badante in ferie o in malattia, non sono fissi ma chiaramente variabili in base all’esigenza della famiglia che deve assumere una badante sostitutiva.
E’ possibile, infatti, che si abbia bisogno di una badante a tempo pieno e convivente, come anche solo di una badante ad ore, o solo notturna.
Il Contratto Ccnl badanti prevede la paga minima lorda per badanti conviventi in base ai livelli di inquadramento ed è di:
Per le badanti inquadrate nei livelli D e DS è previsto anche il pagamento di una indennità mensile pari a 171,18 euro e se la badante sostitutiva è convivente bisogna comunque garantire anche vitto e alloggio, per un costo di 5,61 euro, che comprendono 1,96 euro per ogni colazione, pranzo e cena, e 1,69 euro per l’alloggio, e non bisogna dimenticare poi gli scatti di anzianità.
Per la badante sostituiva assunta ad ora, i costi orari secondo il Ccnl sono i seguenti:
A tali costi, sia per badanti conviventi e sia per badanti non conviventi,devono essere aggiunti anche quelli per contributi, tredicesima, Tfr. Potremmo dire, in generale, che i costi per l’assistenza di un anziano da parte di una badante si aggirano in media tra mille e 1.300 euro mensili.