Quando si assume una badante, con qualsiasi tipo di contratto e modalità di lavoro, bisogna considerare che durante il rapporto di lavoro potrebbero verificarsi assenze dovute a ferie, malattia o altri motivi. In questi casi, è importante sapere come procedere per garantire continuità nell'assistenza alla persona che necessita di cure, rispettando al contempo le normative vigenti in materia di lavoro domestico.
Quando la badante principale si assenta dal lavoro per ferie programmate o a causa di malattia, il datore di lavoro può trovarsi nella necessità di assumere temporaneamente un'altra persona che prenda il suo posto. Questa esigenza è particolarmente sentita quando si assiste una persona non autosufficiente che non può restare senza assistenza.
La soluzione prevista dalla normativa è l'assunzione di una badante sostitutiva tramite un contratto a tempo determinato per sostituzione. Questo tipo di contratto è espressamente previsto dal CCNL del lavoro domestico e presenta alcune caratteristiche specifiche:
La badante sostitutiva può essere assunta sia a tempo pieno che part-time, a seconda delle necessità del datore di lavoro. È possibile anche assumere una badante per coprire solo i fine settimana o alcune ore della giornata, se la famiglia può organizzarsi diversamente per il resto del tempo.
Il contratto a tempo determinato per sostituzione si differenzia dal normale contratto a tempo determinato per il fatto che non prevede maggiorazioni contributive, consentendo al datore di lavoro di risparmiare sui costi.
Per assumere correttamente una badante sostitutiva nel 2025, è necessario seguire una procedura ben definita che prevede i seguenti passaggi:
Il primo passo è la stipula di un regolare contratto di lavoro a tempo determinato, specificando la causale di sostituzione. Nel contratto devono essere indicati:
È importante che il contratto sia firmato da entrambe le parti e redatto in duplice copia, una per il datore di lavoro e una per la lavoratrice.
Dopo aver stipulato il contratto, è necessario comunicare l'assunzione all'INPS. Per farlo, ci sono diverse modalità:
Nella comunicazione all'INPS è importante specificare il codice del rapporto di lavoro della badante titolare che viene sostituita, inserendolo nell'apposito campo del modulo.
Se l'assenza della badante principale dovesse prolungarsi oltre il periodo inizialmente previsto (ad esempio, in caso di malattia che richiede più tempo per la guarigione), è possibile prorogare il contratto di sostituzione. In questo caso, è necessario:
Attenzione: la comunicazione di proroga deve essere effettuata prima della scadenza originaria del contratto, altrimenti si dovrà procedere con una nuova assunzione.
I costi per l'assunzione di una badante sostitutiva nel 2025 comprendono diversi elementi da considerare attentamente:
La retribuzione minima della badante sostitutiva deve rispettare quanto previsto dal CCNL del lavoro domestico. Secondo le tabelle retributive aggiornate al 2025, i minimi retributivi lordi per le badanti variano in base al livello di inquadramento:
È importante ricordare che questi sono i minimi contrattuali e che è possibile concordare retribuzioni superiori, soprattutto considerando che per un incarico temporaneo la badante potrebbe richiedere una maggiorazione rispetto alle tariffe standard.
Anche per la badante sostitutiva è necessario versare i contributi previdenziali all'INPS. Come anticipato, per i contratti di sostituzione si applicano le stesse aliquote contributive previste per i contratti a tempo indeterminato, senza maggiorazioni.
I contributi vanno versati trimestralmente secondo il calendario INPS e variano in base all'orario settimanale e alla retribuzione. Nel 2025, le scadenze per il versamento dei contributi sono:
Se la badante sostitutiva è convivente, il datore di lavoro deve garantirle vitto e alloggio adeguati. Questo rappresenta un costo aggiuntivo da considerare. Allo stesso tempo, se la badante principale era convivente e durante la sua assenza non usufruisce di vitto e alloggio, il datore di lavoro deve corrisponderle l'indennità sostitutiva di vitto e alloggio prevista dal CCNL.
È quindi evidente che durante il periodo di sostituzione, il datore di lavoro dovrà sostenere un doppio costo: da un lato continuare a retribuire la badante principale in ferie o malattia, dall'altro pagare la badante sostitutiva.
Per gestire correttamente la sostituzione, è importante conoscere anche i diritti e i doveri della badante principale durante il periodo di assenza.
Secondo il CCNL 2025, ogni badante ha diritto a 26 giorni lavorativi di ferie all'anno, indipendentemente dall'orario di lavoro (convivente o non convivente). Le ferie vanno concordate con il datore di lavoro, preferibilmente nel periodo tra giugno e settembre.
Durante il periodo di ferie, la badante ha diritto a:
È importante sottolineare che il diritto alle ferie è irrinunciabile e che almeno due settimane devono essere godute nell'anno di maturazione, mentre le restanti possono essere fruite nei 18 mesi successivi.
In caso di malattia, la badante ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo che varia in base all'anzianità di servizio:
Durante il periodo di malattia, la badante ha diritto a ricevere la retribuzione per un numero limitato di giorni all'anno:
La retribuzione durante la malattia è pari al 50% della retribuzione globale di fatto per i primi 3 giorni e al 100% dal 4° giorno in poi, sempre nei limiti dei giorni totali retribuibili nell'anno.
La badante che si assenta per malattia deve:
In caso di ferie, invece, la badante dovrebbe concordare con anticipo il periodo di assenza per permettere al datore di lavoro di organizzarsi adeguatamente.
La corretta gestione degli aspetti legali e contrattuali è fondamentale per evitare problemi futuri. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
Il contratto a tempo determinato per sostituzione si risolve automaticamente alla data di scadenza indicata. Non è necessario inviare alcuna comunicazione di cessazione all'INPS, ma è obbligatorio versare i contributi relativi al periodo lavorato.
È importante ricordare che, una volta concluso il periodo di prova, il rapporto di lavoro non può essere interrotto prima della scadenza prevista se non per giusta causa. In caso di interruzione anticipata senza giusta causa, il datore di lavoro dovrà corrispondere alla badante sostitutiva una indennità pari alla retribuzione che avrebbe percepito fino alla scadenza del contratto.
La badante assunta con contratto di sostituzione ha gli stessi diritti di qualsiasi altro lavoratore domestico. In particolare:
Al termine del rapporto di lavoro, dovranno essere liquidati tutti gli elementi retributivi maturati, compreso il TFR proporzionale al periodo lavorato.
Il datore di lavoro che assume una badante sostitutiva ha le stesse responsabilità che avrebbe nei confronti di qualsiasi altro lavoratore domestico. In particolare, deve:
In caso di controversie, si applicano le stesse norme previste per i rapporti di lavoro domestico a tempo indeterminato.