Per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile, è innanzitutto necessario che ne ricorrano le condizioni e poi bisogna seguire un lungo iter. Spetta ai singoli Comuni stabilire se l’edificabilità su un terreno agricolo è possibile o meno, per cui la domanda per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile deve essere presentata unicamente al Comune in cui si trova il terreno, solo dove che sullo stesso sia stata eseguita perizia da apposito tecnico.
Come si può trasformare un terreno agricolo in edificabile? Quando si decide di acquistare un terreno è bene saper scegliere la tipologia di terreno da acquistare in base all’uso che se ne deve fare. Generalmente quando si decide di comprare un terreno bisogna considerare tipo di coltura praticato o praticabile, estensione e forma del terreno agricolo, eventuale vicinanza o meno ad un corso d’acqua o a canali di irrigazione, presenza di diritti o vincoli urbanistici, comodità di accesso a strade o prossimità ad esse, presenza di confinanti coltivatori diretti o aventi diritto a prelazione agraria.
Una volta acquistato, un terreno agricolo viene usato ad esclusivo uso di pratica di colture, ma la domanda che spesso ci si pone è se e come si può trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, è possibile trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile ma solo a condizione che lo stesso terreno soddisfi specifici requisiti e condizioni. Le norme in vigore prevedono, infatti, che un terreno agricolo possa essere trasformato in terreno edificabile solo se:
Per sapere, però, con certezza se il terreno agricolo può essere trasformato in terreno edificabile ci si può rivolgere all’Ufficio tecnico del Comune in cui il terreno si trova, perché ogni singolo Comune prevede regole specifiche per l’edificabilità e, pur se il terreno agricolo può diventare edificabile, non è detto che poi vi si possa costruire tutto ciò che desidera perché potrebbero essere previste metrature e volumetrie specifiche da rispettare.
Se, per esempio, si ha un terreno agricolo di grandi dimensioni che si pensa di trasformare un edificabile e su cui costruire una grande villa, è bene sapere che non sempre tale progetto può essere realizzato, pur se le dimensioni del terreno lo permettono.
Per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile, lì dove ne ricorressero le condizioni riportate, bisogna seguire un lungo iter. E’ bene innanzitutto sapere che spetta ai singoli Comuni stabilire se l’edificabilità su un terreno agricolo è possibile o meno, perchè ogni singolo Comune adotta un proprio Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC), che una volta redatto non viene cambiato stesso, motivo per cui la domanda per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile deve essere presentata unicamente al Comune in cui si trova il terreno.
Il primo passo da compiere per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile è quello di rivolgersi ad un tecnico professionista, che sia un architetto, un geometra, o un ingegnere, che ha il compito di effettuare una perizia sul terreno.
Dopodicchè spetta allo stesso tecnico presentare in Comune richiesta di trasformazione del terreno da agricolo a edificabile, allegandovi perizia e planimetria del terreno.
Una volta ricevuta domanda e relativa documentazione, i tecnici del Comune devono valutare la possibile trasformazione del terreno in base a:
Se la richiesta per trasformare un terreno agricolo in terreno edificabile viene approvata dal Comune di competenza, bisogna pagare il relativo contributo economico richiesto, che generalmente è alto, e iniziare a pagare l’Imu, da cui sono esenti i terreni agricoli.
Una volta trasformato da agricolo in edificabile, vengono definiti per il terreno stesso precisi indici urbanistici riportati nel Cdu, Certificato di Destinazione Urbanistica, che riporta caratteristiche specifiche dei terreni, come:
Quali sono i casi in cui è possibile convertire i terreni agricoli in terreni e fabbricati e quali sono le condizioni necessarie: quali sono le regole di regolamentazione