Stando a quanto previsto dalle leggi 2022-2023 aggiornate, per tutelarsi nel caso di liti condominiali si può tentare la mediazione con la parte o le altre parti coinvolte nella lite condominiale, ci si può rivolgere all’amministratore, lì dove per legge può intervenire in controversie tra condomini, e infine, se il tentativo di conciliazione fallisce, è possibile rivolgersi al giudice di pace di competenza.
Come tutelarsi in caso di liti condominiali secondo leggi 2022-2023 aggiornate? Non sono rare le liti condominiali soprattutto in grandi condomini, dove la corretta gestione delle parti comuni o la vita ‘condivisa’ può essere disturbata da comportamenti fastidiosi da parte di alcuni condomini. Spesso le liti condominiali si risolvono con dialogo tra le parti ma in molti casi no. E vediamo allora cosa si può fare in caso di liti condominiali.
Sono diversi i motivi per cui possono nascere liti condominiali, spesso anche futili, ma che degenerano in molti casi, in grandi questioni aperte. Tra i principali motivi che danno vita a liti condominiali vi sono:
Stando a quanto previsto dalle leggi aggiornate 2022-2023, per tutelarsi dalle liti condominiali, il primo passo da compiere dovrebbe essere quello di rivolgersi all’eventuale vicino fastidioso per lamentare qualcosa che non va nella speranza che il vicino capisca e sappia comportarsi in maniera adeguata di conseguenza.
Ci si può rivolgere anche all’amministratore di condominio, pur se, per legge, l’amministratore di condominio non è sempre tenuto ad intervenire nel caso di liti tra vicini a meno che non si verifichino determinate situazioni in cui si renda necessario il suo intervento.
Secondo, infatti, le leggi aggiornate l’amministratore di condominio è tenuto a intervenire nel caso di liti tra vicini solo se si verificano comportamenti di un condomino che provocano danni o pericoli alle cose comuni condominiali o quando il regolamento condominiale vieta espressamente specifiche condotte da parte degli stessi condomini.
Se non si riesce a trovare una soluzione tramite il dialogo e nonostante le richieste ai vicini fastidiosi, per evitare, per esempio, rumori molesti, o che il cane abbai in continuazione, o che si tenga una musica sempre troppo alta, allora si può ricorrere alla mediazione prima, tentativo di conciliazione tra le parti, e al tribunale poi.
Ricorrendo alla conciliazione, i condomini coinvolti nella lite saranno tenuti a giungere ad un accordo per risolvere la questione e trovare un punto d’incontro comune. Se con la mediazione non si riesce a raggiungere un accordo per la lite condominiale, allora ci si può rivolgere al Giudice di Pace.
Le leggi aggiornate 2022-2023 permettono, infatti, di mediazione le due parti non riuscissero a dirimere le loro questioni condominiali? Nel caso non si riuscisse a giungere ad un accordo tra le parti, allora non resterà altro che rivolgersi al Giudice di Pace, che è l’autorità competente nel per le questioni condominiali. Le leggi in vigore attribuiscono al giudice di pace, infatti, le competenze delle cause relative a beni mobili di valore non superiore a cinquemila euro, quando non sono attribuite alla competenza di altro giudice.
I casi di liti condominiali in cui è possibile rivolgersi al il Giudice di Pace è quello di liti condominiali sulle spese di condominio, o impugnazione delle delibere di assemblea e per l’uso improprio di parti comuni che abbia danneggiato gli altri condomini.