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Come versare contributi volontari per lavoro part time, regole 2025

Come si calcolano i contributi volontari per lavoratori part time e come si effettuano i versamenti: regole e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come versare contributi volontari per la

La contribuzione volontaria rappresenta una risorsa strategica per i lavoratori con contratti part time che desiderano raggiungere i requisiti pensionistici o incrementare l’importo della futura pensione. Nel 2025 sono state introdotte importanti novità in merito alle aliquote contributive e alle modalità di versamento, come evidenziato dalla Circolare INPS n. 58/2025. È quindi essenziale comprendere con precisione chi può accedere a questa opportunità, i requisiti, i metodi di calcolo, le procedure di pagamento e le peculiarità relative al part time.

Cos’è la contribuzione volontaria e a chi è destinata

I contributi volontari sono versamenti previdenziali che permettono di colmare periodi in cui manca la contribuzione obbligatoria, così da raggiungere o migliorare il diritto alla pensione. Sono particolarmente utili a:

  • lavoratori con periodi di part time (orizzontale, verticale, misto);
  • soggetti in stato di disoccupazione o in mobilità;
  • chi si trova in periodi di aspettativa non retribuita;
  • persone che cercano di integrare l’importo della pensione futura.

Hanno accesso a questa facoltà:

  • lavoratori dipendenti e autonomi non iscritti ad altre casse;
  • parasubordinati non iscritti alla Gestione Separata per quel periodo;
  • liberi professionisti non iscritti alle rispettive casse di categoria;
  • lavoratori dei fondi speciali non iscritti ad altre forme obbligatorie;
  • titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta.

Requisiti e domanda di autorizzazione per il versamento volontario con contratto part time

Per i lavoratori con rapporto part time, inclusi orizzontale, verticale e misto, l’accesso ai contributi volontari è consentito anche in costanza di rapporto di lavoro, purché si desideri integrare periodi lavorati a orario ridotto. Il requisito generale consiste nell’aver maturato almeno:

  • un anno di contribuzione effettiva nei cinque anni precedenti la domanda (per part time);
  • oppure cinque anni complessivi di contribuzione in tutta la carriera lavorativa (260 settimane o 60 mensilità).

La domanda di autorizzazione deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica, tramite:

  • portale INPS;
  • contact center INPS;
  • CAF o patronato abilitato.

Ha valore retroattivo (fino a sei mesi precedenti la presentazione della domanda) solo per i periodi non coperti da altra contribuzione.

Calcolo dei contributi volontari per part time, come si determina l’importo

L’importo del contributo volontario è determinato secondo precise modalità, diverse per la categoria di lavoratore. Per i dipendenti part time:

  1. Si individua la retribuzione media settimanale degli ultimi periodi lavorati (RMS), considerando le settimane utili alla misura della pensione.
  2. Si applica l’aliquota IVS vigente nella gestione di iscrizione (per il 2025 pari al 33%, oppure 27,87% per autorizzazioni ante-1996).
  3. Nel caso in cui le settimane di diritto risultino inferiori alle settimane di contratto per effetto del part time, la retribuzione da considerare si ricava su un arco temporale più esteso rispetto alle 52 settimane canoniche.

Ad esempio, un dipendente part time al 50% negli ultimi 24 mesi che abbia maturato un’imponibile previdenziale di 20.000 euro, dovrà dividere questa somma per il numero delle settimane utili ai fini della pensione; successivamente applicherà il 33% sulla RMS e moltiplicherà il risultato per il periodo che intende coprire.

Per i lavoratori autonomi, invece, il contributo si determina sulla media dei redditi degli ultimi 36 mesi, mentre, per i coltivatori diretti, sulla media dei redditi degli ultimi tre anni lavorativi.

Per i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS (ad es. co.co.co.) l’importo si calcola applicando l’aliquota del 33% sui compensi medi dell’anno precedente alla domanda (25% per professionisti con partita IVA), sul rispettivo minimale contributivo annuale.

Normativa di riferimento

Per la contribuzione volontaria, restano di immediata applicazione:

  • D.P.R. n. 1432/1971 (art. 9);
  • D.lgs. n. 564/1996 (specifico per il part time, art. 8);
  • L. n. 233/1990 (autonomi, classi di reddito);
  • D.lgs. n. 184/1997 (disciplina generale, autorizzazione, requisiti);
  • Circolari INPS n. 50/2008, n. 57/2015, n. 58/2025.

Modalità di pagamento e scadenze per i contributi volontari part time

Il pagamento dei contributi volontari deve avvenire in modo regolare secondo il piano trimestrale predefinito. Le scadenze nel 2025 sono:

  • 30 giugno – per il primo trimestre (gennaio-marzo);
  • 30 settembre – secondo trimestre (aprile-giugno);
  • 31 dicembre – terzo trimestre (luglio-settembre);
  • 31 marzo 2026 – quarto trimestre (ottobre-dicembre 2025).

L’INPS fornisce MAV precompilati, ma è anche possibile utilizzare il servizio Portale pagamenti INPS online tramite PagoPA, carta di credito, tabaccherie convenzionate Lottomatica/Reti Amiche o qualsiasi banca o ufficio postale. Il mancato rispetto delle scadenze comporta l’inefficacia del pagamento, con obbligo di rimborso del versato non valido.

Chi non può versare contributi volontari

Restano esclusi dalla possibilità di prosecuzione volontaria i lavoratori già titolari di pensione diretta, coloro che versano già contribuzione obbligatoria in altra gestione previdenziale per lo stesso periodo e soggetti privi dei requisiti minimi temporali. Sono altresì esclusi i lavoratori intermittenti obbligati alla risposta con indennità di disponibilità (INPS circolare n. 33/2014)..

Peculiarità per i lavoratori part time

I lavoratori part time possono utilizzare la contribuzione volontaria per non solo coprire i vuoti assicurativi, ma anche per integrare periodi in cui il minimale contributivo non è stato raggiunto causa riduzione oraria. La domanda va presentata entro 12 mesi dalla scadenza della CU relativa all’anno da integrare. In molti casi, può essere vantaggioso coprire periodi di aspettativa non retribuita o integrare settimane ridotte dalla clausola oraria.

L’autorizzazione alle integrazioni per part time può essere richiesta in costanza di rapporto lavorativo ridotto, diversamente dall’autorizzazione generale che richiede la cessazione della posizione lavorativa.

Simulazione del calcolo per un lavoratore part time

Supponendo che nella certificazione unica di un lavoratore part time risultano 26 settimane coperte ai fini della misura:

  • Reddito imponibile annuo: 12.000 euro;
  • Retribuzione media settimanale: 12.000 / 26 = 461,54 euro;
  • Aliquota IVS valida (2025): 33%;
  • Contributo settimanale da versare: 461,54 x 33% = 152,30 euro;
  • Per coprire 26 settimane: 152,30 x 26 = 3.959,80 euro complessivi.

Va ricordato che per settimane inferiori alle 52 standard occorre rivalutare il periodo di riferimento o scegliere se integrare solo il periodo ai fini del diritto alla pensione o anche ai fini della misura dell’assegno.

FAQ: Dubbi frequenti sulla contribuzione volontaria con part time

  • Posso smettere di lavorare part time e pagare i contributi volontari per raggiungere la pensione?
    Sì, se in possesso dei requisiti e previa autorizzazione INPS. Valutare sempre la convenienza tramite simulazioni personalizzate.
  • Gli importi da versare cambiano ogni anno?
    Sì, sono aggiornati periodicamente in base alla rivalutazione del minimale e delle aliquote (vedi Circolare INPS n. 58/2025).
  • I contributi volontari pagati sono sempre utili per qualsiasi tipo di pensione?
    No. Nei sistemi interamente contributivi i versamenti volontari non sempre aiutano a perfezionare il diritto a tutte le forme di pensionamento anticipate. Verificare sempre la situazione specifica.

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