Se si compra una casa e ci accorge di difetti nascosti è bene segnalare e denunciare tempestivamente al venditore i difetti stessi notati per capire cosa fare. Il tempo per la denuncia dei difetti è piuttosto breve; si hanno, infatti, solo 8 giorni di tempo e trascorso questo tempo non si potrà far più nulla per i difetti riscontrati in casa dopo l’acquisto.
Cosa si può fare se si compra una casa con deu difetti nascoti? Capita spesso di innamorarsi di una casa e decidere di comprarla e solo in un secondo momento rendersi conto di difetti che a prima vista non sono stati notati. E altrettanto spesso ci sii chiede cosa si può fare in questi casi.
Stando a quanto riporta il Codice Civile, sono considerati difetti di una casa quelli che si verificano:
Inoltre, secondo la Cassazione, rientrano tra i difetti nascosti di una casa anche i problemi all’impianto di riscaldamento, come gravi difetti di costruzione dell’impianto centralizzato di riscaldamento ed eventuali problemi degli impianti idrici e fognari.
Se il compratore si accorge di difetti nascosti della casa nuova, deve innanzitutto denunciare al venditore i problemi manifestatisi dopo l’acquisto.
Per farlo si deve rispettare un termine piuttosto breve. E’ bene, infatti, sapere che eventuali difetti nascosti di una casa devono essere segnalati entro e non oltre 8 giorni dalla loro scoperta, a meno che il contratto non preveda un periodo di tempo superiore.
Gli otto giorni per poter comunicare al venditore i difetti riscontrati decorrono, quindi, dal momento della scoperta dei difetti stessi e non dalla data del rogito o da quando si ricevono le chiavi di casa.
Trascorsi gli otto giorni, la legge non prevede più alcuna possibilità per il nuovo proprietario di segnalare i difetti della casa al venditore.
Secondo quanto riportato nel Codice Civile, nel caso in cui la casa con i difetti nascosti sia stata già comprata, i nuovi proprietari hanno il diritto di annullare l'accordo.
La legge stabilisce, infatti, che il venditore è tenuto in maniera obbligatoria ad assicurare che la casa venduta, come ogni altro bene, non presenti probemi e difetti che possano compromettere il suo uso o renderla inidonea o che ne diminuiscano il valore.
Se il venditore non si preoccupa di assicurare tale garanzia ai compratori, allora l’accordo si può ritenere nullo.
La nullità scatta, però, solo se il venditore ha agito consapevolmente omettendo al compratore tutti i difetti della casa, cioè se ha intenzionalmente deciso di non rendere noti i problemi della casa per evitare di scoraggiare l'acquisto.
Se, dunque, il venditore nasconde volontariamente i gravi difetti della casa ai compratori, questi ultimi hanno il diritto di chiedere al giudice la risoluzione del contratto preliminare per inadempimento e ottenere il doppio della caparra versata.
Se il venditore nasconde difetti della casa facilmente eliminabili e che si possono risolvere perché di poco valore, allora il compratore non può annullare il contratto ma può chiedere al proprietario una riduzione del prezzo, in virtù di successivi lavori che si dovranno effettuare per risolvere i difetti emersi.