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Condominio senza amministratore, come funziona? Regolamento, decisioni e gestione

Quali sono le regole da seguire in un condominio senza amministratore: i chiarimenti e le spiegazioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Condominio senza amministratore, come fu

E’ possibile avere un condominio senza amministratore?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, non è sempre obbligatorio che un condominio abbia un amminictratore. L’obbligo di nomina di un amministratore di condominio sussiste, infatti, per i condomini con almeno nove proprietari. Per gli edifici con un minor numero di condomini, anche otto, è facoltativo scegliere se nominare o meno un amministratore di condominio.

Come funziona un condominio senza amministratore? Quando un condominio è piccolo o talmente tranquillo tanto da essere di facile gestione, spesso è possibile evitare di nominare l’amministratore di condominio risparmiando sui costi che prevede.

La legge, infatti, permette ad un condominio di gestirsi senza necessariamente nominare un amministratore di condominio. Vediamo come si fa.

  • Come funzionano le decisioni e la gestione di un condominio senza amministratore 
  • Regolamento in un condominio senza amministratore: chi e come lo definisce

Come funzionano le decisioni e la gestione di un condominio senza amministratore 

Stando a quanto previsto dal Codice Civile, l’obbligo di nominare un amministratore di condominio vale solo se l’edificio è composto da più di 8 proprietari, almeno nove.

Se il numero dei proprietari è inferiore, l’obbligo per legge di nomina di un amministratore non sussiste.

Quando un condominio decide di gestirsi da sè senza un amministratore, spetta ai singoli condomini assolvere agli obblighi, soprattutto fiscali, che solitamente spettano ad un amministratore di condominio, come:

  • intestare al condominio un codice fiscale;
  • aprire un conto corrente a nome del condominio;
  • definire un regolamento di condominio per decidere comunque le regole di vita comune che sarebbe meglio seguire per evitare problemi;
  • decidere i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, con l'intestazione delle fatture al condominio e al suo codice fiscale;
  • in qualità di sostituto di imposta, versare la ritenuta d’acconto per i lavoratori o professionisti che effettuano i lavori;
  • presentare il Modello 770 in sede di dichiarazione dei redditi.

Solitamente quando un condominio decide di non nominare un amministratore di condominio comunque sceglie tra i suoi condomini un referente e un gestore.

In ogni caso, per le decisioni comuni devono essere convocate regolarmente, come accade in presenza di un amministratore, le assemblee condominiali.

Queste ultime, sia ordinarie che straordinarie, possono essere convocate da ogni condomino e quando vuole, anche una volta al mese.

In assenza di un ammninistratore, non cambia nulla per quanto riguarda il capitolo delle spese condominiali. che devono comunque essere versate mensilmente da tutti i condomini e calcolate in base alle tabelle millesimali.

Se le spese condominiali in un condominio con un amministratore vengono riscosse dall’amministratore stesso, in un condominio senza amministratore, tocca al gestore riscuotere le spese di tutti i condomini.  

Regolamento in un condominio senza amministratore: chi e come lo definisce

Per una migliore gestione del condominio, anche se non si ha un amministratore di condominio, è consigliato redigere un regolamento, definendo le regole comuni da rispettare.

Spetta a tutti i condomini farlo e deve essere votato in assemblea e approvato dalla maggioranza dei voti e dei millesimi del condominio. 

Una volta definito il regolamento condominiale, è il referente ad avere il compito di verificare che tutti i condomini osservino le disposizioni previste per un vivere comune pacifico e tranquillo.

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