Il congedo matrimoniale è un periodo di sospensione giustificata dal lavoro durante il quale il lavoratore percepisce la propria normale retribuzione prevista dal CCNL di riferimento e per quanto riguarda la sua durata, la maggior parte dei contatti nazionali di lavoro prevedono una durata massima del congedo matrimoniale di 15 giorni consecutivi e in cui si calcolano anche i fine settimana.
La legge prevede un periodo di congedo matrimoniale, cioè di sospensione giustificata del rapporto di lavoro durante il periodo del matrimonio, per i lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato, sia a tempo determinato e sia a tempo indeterminato. Vediamo come funziona il congedo matrimoniale 2022.
Il congedo matrimoniale è un periodo di astensione dal lavoro che spetta di diritto a tutti i lavoratori dipendenti che si uniscono in matrimonio. Il congedo matrimoniale spetta per il matrimonio a patto che abbia validità civile. Durante il periodo del congedo matrimoniale, che ha una durata massima di 15 giorni consecutivi, il dipendente percepisce la normale retribuzione prevista dal proprio CCNL di riferimento.
La retribuzione durante il periodo di congedo matrimoniale viene pagata in parte dall'Inps e in parte dal datore di lavoro. L'assegno per congedo matrimoniale previsto dall'Inps spetta ai lavoratori che:
E’ bene precisare che è possibile fruire del congedo matrimoniale anche più volte nell’arco della propria vita lavorativa, nei casi in cui, per esempio, il soggetti contragga più volte matrimonio.
La maggior parte dei contatti nazionali di lavoro, come CCNL Metalmeccanico, CCNL Terziario, CCNL Ata, CCNL Sanità, CCNL Chimico, prevedono una durata massima di 15 giorni di congedo matrimoniale consecutivi e in cui si calcolano anche i fine settimana.
Stando alle leggi in vigore, per poter usufruire del congedo matrimoniale bisogna presentare domanda direttamente al proprio datore di lavoro e modalità di richiesta ed eventuale tempo entro cui presentare domanda sono stabiliti dai diversi contratti nazionali collettivi di lavoro. Per esempio, il CCNL Alimentari-Industria prevede che la domanda di congedo matrimoniale sia presentata almeno 6 giorni prima. Per altri CCNL il tempo si allunga fino anche ad un mese prima della cerimonia.
Se per motivi organizzativi o legati all'attività aziendale non è possibile fruire dei giorni di congedo matrimoniale subito dopo la cerimonia, il congedo deve essere concesso al massimo entro i 30 giorni successivi al matrimonio. Terminata la fruizione del periodo di congedo matrimoniale, una volta rientrati a lavoro le leggi in vigore prevedono che si presenti al datore di lavoro il certificato di matrimonio entro 60 giorni dalla data di matrimonio.
Se il dipendente non presenta i documenti richiesti nei termini, può consegnare un certificato dell’autorità religiosa, dichiarazione sostitutiva autenticata, a condizione di presentare comunque in un secondo momento i documenti ufficiali necessari.