Il congedo parentale per i papà indica un periodo di astensione dal lavoro che spetta ai lavoratori dipendenti in occasione della nascita del figlio o a genitori affidatari o adottivi entro e non oltre il quinto mese di vita del bambino, regolamentato da determinate regole da osservare.
La nascita di un figlio è un evento che riempie il cuore di gioia di tutti i genitori del mondo che da quel momento in poi non sognano altro che dedicarsi a tempo pieno al nuovo pargoletto arrivato. Ma le esigenze lavorative spesso costringono a dedicare non tutto il tempo che si vorrebbe ai propri figli. Per permettere una maggiore vicinanza genitori-figli è possibile per le neo mamme richiedere la maternità (che può essere obbligatoria e facoltativa) e per i neo papà richiedere il congedo parentale. Ma di cosa si tratta e come funziona?
Il congedo di paternità corrisponde ad una sorta di maternità ma per i papà. E' diventato obbligatorio e prevede la possibilità di assentarsi dal lavoro per quattro giorni, che sono quelli di congedo dal lavoro obbligatorio, cui possono affiancarsi ulteriori giorni di congedo parentale facoltativo. Dal prossimo 2018, dunque, il congedo parentale per i papà sarà di quattro giorni, con possibilità di portarli anche a cinque nei casi in cui la mamma rinunci ad ulteriori giorni a casa con il bimbo.
Se nel 2017 i papà hanno diritto due giorni di congedo di paternità obbligatorio e due giorni di congedo facoltativo, tra le novità previste per il prossimo anno quella di un aumento dei congedo parentale per i padri. Diventeranno, infatti, quattro i giorni di congedo di paternità obbligatorio e quattro i giorni di congedo facoltativo. Ricordiamo che i periodi di astensione dal lavoro dei papà devono essere retribuiti con una indennità pari al 100% della normale retribuzione giornaliera percepita.
I padri che chiedono il congedo parentale devono percepire il 100% della loro retribuzione spettante. L’importo del congedo parentale per i padri si calcola, pertanto, tenendo conto dello stipendio percepito durante l’ultimo periodo di lavoro che ha preceduto il mese durante il quale ha avuto inizio il congedo. A pagare l'indennità, esattamente come la maternità, è l’Inps ma viene anticipata in busta paga dal datore di lavoro e recuperata attraverso conguaglio con i contributi da versare mensilmente all'Istituto di previdenza. Per effettuare la richiesta di congedo parentale per i padri sono previste due modalità: