Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Congedo parentale 2025 si puņ annullare e cancellare una volta ottenuto? Ecco come fare

Quando e come si puņ annullare la domanda del congedo parentale quando ottenuto: cosa c’č da sapere e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Congedo parentale 2025 si puņ annullare

Il congedo parentale tutela la maternità e la paternità, assicurando ai lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati la possibilità di astenersi temporaneamente dal lavoro per occuparsi dei figli nei loro primi anni di vita. Il tema della revoca, annullamento e cancellazione del congedo parentale dopo l’approvazione della domanda presso l’INPS si conferma attuale e importante, anche alla luce delle più recenti novità normative.

Che cos’è il congedo parentale e chi ne ha diritto

Il congedo parentale consiste in un diritto attribuito ai genitori lavoratori, sia dipendenti sia autonomi, che consente la sospensione dal lavoro per un massimo di 10 mesi complessivi entro i primi 12 anni di vita del figlio (D.Lgs. 151/2001, art. 32). Tale diritto compete a entrambi i genitori, anche adottivi o affidatari, e può essere esercitato con modalità continuative o frazionate, a giorni o a ore, secondo la disciplina contrattuale applicabile e le previsioni aziendali. È prevista una maggiore tutela per i genitori soli, ai quali spettano fino a 11 mesi. Sono compresi anche casi specifici come adozioni, affidamenti plurimi e il diritto si estende fino alla maggiore età in tali circostanze. Il congedo parentale si affianca al congedo di maternità e paternità obbligatori e rappresenta una forma di astensione facoltativa destinata a favorire la cura, l’assistenza e la crescita dei minori nei primi anni di vita. Nel periodo di congedo parentale sono assicurati i contributi figurativi, mentre non si maturano ferie né mensilità aggiuntive (tredicesima/quattordicesima).

Modalità di presentazione della domanda di congedo parentale

La domanda di congedo parentale deve essere trasmessa sia al datore di lavoro, con un preavviso minimo di cinque giorni (due giorni in caso di fruizione oraria), sia all’INPS mediante la procedura telematica. È fondamentale che la richiesta pervenga prima dell’inizio del periodo di astensione desiderato, altrimenti la tutela economica sarà riconosciuta solo per i giorni successivi alla domanda. Per i lavoratori dipendenti, il pagamento è solitamente anticipato dal datore di lavoro. Le modalità di inoltro della domanda sono:

  • Accesso online al portale INPS con credenziali personali;
  • Supporto tramite Contact Center (numero verde 803 164 o 06 164164);
  • Assistenza di Patronati e CAF.

L’istanza prevede la compilazione di una sezione specifica (“acquisizione domanda”) sul portale INPS, dove è possibile controllare anche lo stato delle richieste, scaricare manuali e consultare le domande già presentate. Dal 2025 è disponibile la funzione per richiedere direttamente l’indennità maggiorata spuntando l’apposita opzione nella sezione “Dati domanda”.

Quando e come si può annullare o cancellare il congedo parentale ottenuto

Il congedo parentale può essere revocato o annullato dopo l’approvazione della domanda solo in virtù di cause adeguatamente motivate e documentate, che rendano impossibile o non più necessario beneficiare dell’astensione. Le cause più frequenti riconosciute per la revoca del congedo includono:

  • Errori formali nella richiesta (errata indicazione delle date, dati anagrafici sbagliati, ecc.);
  • Modifica delle esigenze familiari (malattia improvvisa del figlio, ricovero in ospedale del genitore, variazioni nell’organizzazione familiare);
  • Mancata sussistenza dei presupposti (superamento dei limiti di legge, periodo massimo già fruito).

Procedura digitale: nel caso in cui la domanda non sia stata ancora gestita dall’INPS, è possibile procedere autonomamente con l’annullamento telematico direttamente sul portale INPS, accedendo alla sezione “Annullamento domande” del servizio dedicato alla maternità – congedo parentale. Se la domanda risulta annullabile, sarà sufficiente selezionarla e confermare la revoca.

Procedura cartacea: se la domanda è già in lavorazione presso l’INPS o acquisita dalla sede territoriale, è necessario presentare una richiesta scritta alla propria sede INPS (anche tramite raccomandata A/R) indicando il numero di protocollo e allegando la copia di un documento d’identità.

  • Per il datore di lavoro, si comunica la revoca scritta tramite PEC, raccomandata A/R o protocollo aziendale, motivando la richiesta.
  • È possibile rivolgersi a Patronato in caso di difficoltà nella gestione delle procedure.

Sottolineando la flessibilità della norma, la domanda di annullamento può essere avanzata anche se il periodo di congedo è successivo alla data della richiesta, a condizione di non aver ancora usufruito effettivamente della sospensione lavorativa.

Conseguenze dell’annullamento del congedo parentale su indennità e rapporti lavorativi

L’annullamento del congedo parentale comporta la cessazione dei benefici economici correlati al periodo revocato, incluso l’eventuale rimborso di indennità già percepite qualora la revoca sia successiva all’inizio del periodo di astensione. Inoltre, la comunicazione al datore di lavoro garantisce il ripristino della posizione lavorativa senza interruzioni. Nel caso di domande annullate tempestivamente e prima dell’inizio del congedo, non si verificano conseguenze su retribuzione e contributi. In presenza di controversie o di impedimenti nell’annullamento, è consigliabile rivolgersi a un CAF o patronato per l’assistenza procedurale e la tutela dei diritti previsti per legge. Si segnala che il periodo annullato non incide sul computo massimo di periodi fruibili successivamente.

Focus sulle principali casistiche di annullamento: esempi e casi particolari

  • Errore nella valutazione del diritto: la richiesta di annullamento è accolta se, ad esempio, il genitore si accorge di aver superato per errore il numero di mesi spettante.
  • Malattia del figlio o genitore: la sopraggiunta patologia, certificata secondo le procedure, consente la revoca immediata.
  • Errore materiale nella compilazione: la rettifica telematica è veloce qualora la domanda sia ancora in fase iniziale.

In tutti i casi, il reintegro nella posizione lavorativa è immediato purché comunicato tempestivamente e gestito secondo la normativa vigente.

Domande Frequenti sull’annullamento del congedo parentale

  • È possibile annullare una domanda dopo aver già fruito in parte del congedo?
    Sì, si può annullare solo la parte non ancora utilizzata. Il periodo già fruito resta regolarmente registrato e indennizzato secondo le regole vigenti.
  • È necessario indicare un motivo nella domanda di annullamento?
    Sì, la motivazione deve essere circostanziata e supportata da adeguata documentazione.
  • Posso procedere solo online o anche presso sportelli?
    L’annullamento può essere avviato online se la domanda non è stata ancora trasmessa. In caso contrario, occorre recarsi (o inviare documentazione) presso la sede INPS territorialmente competente.
  • Il datore di lavoro può opporsi alla revoca?
    No, la procedura di annullamento comporta la restituzione della piena disponibilità lavorativa nel rispetto dei termini di legge.
  • Cosa succede se dimentico di annullare il congedo prima dell’inizio?
    Si può chiedere l’annullamento solo per il periodo non fruito. Se il periodo è già trascorso, l’INPS verifica comunque lo svolgimento dell’attività lavorativa prima di riconoscere l’indennità.

Leggi anche
Puoi Approfondire