I lavoratori inquadrati con contratto metalmeccanico tornano a farsi sentire con nuove richieste di aumento degli stipendi nonostante il rinnovo contrattuale dello scorso anno per adeguamento ai costi attuali e all’inflazione. E’ vero, infatti, che il rinnovo contrattuale ha portato aumenti delle retribuzioni in busta paga, ma è anche vero, secondo i lavoratori, che gli aumenti previsti anche in rapporto all’inflazione non sono abbastanza visto l’andamento attuale dell’economia e il caro-prezzi dell’energia.
Il forte aumento dei prezzi dell’energia fa crescere l’inflazione, creando problemi ad aziende e stipendi dei lavoratori. Sale, infatti, il prezzo delle energie, aumentano i costi per le aziende e ne risentono gli stipendi dei lavoratori adeguati all'inflazione. E proprio per questo motivo e per non risentire del caro-energia sulle proprie retribuzioni, i lavoratori con contratto metalmeccanici chiedono nuovi aumenti nonostante il rinnovo del Ccnl dell’anno scorso.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, i lavoratori inquadrati con contratto metalmeccanico tornano a farsi sentire con nuove richieste di aumento degli stipendi nonostante il rinnovo contrattuale dello scorso anno per adeguamento ai costi attuali e all’inflazione.
E’ vero, infatti, che il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici ha portato aumenti delle retribuzioni in busta paga, ma è anche vero, secondo i lavoratori, che gli aumenti previsti anche in rapporto all’inflazione non sono abbastanza visto l’andamento attuale dell’economia e il caro-prezzi dell’energia.
Il rinnovo del Ccnl metalmeccanici ha deciso aumenti degli stipendi e relativi incrementi rispetto all’aumento salariale concordato del 6,15% tra 2021 e 2024 nel caso di aumento dell’inflazione. Considerando, però, che l’inflazione si misura sempre a partire dall’IPCA (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea) e quindi al netto della componente energetica e considerando che le stime in tal senso parlano di aumenti dei prezzi almeno del 3,6%, i sindacati ritengono gli aumenti non sufficienti e l’Ipca inadeguato a garantire ai lavoratori i giusti aumenti.
Il contratto nazionale di lavoro Ccnl metalmeccanici è stato rinnovato l’anno scorso, dopo una lunghissima trattativa durata oltre un anno, prevedendp aumenti di stipendio, minimi tabellari, benefit e novità per inquadramento professionale, orari di lavoro, previdenza integrativa.
Il rinnovo dell’anno scorso del contratto per i metalmeccanici ha stabilito un incremento a regime sul Livello 4 del settore metalmeccanico e installazione di impianti pari a 69,57 euro, da erogare in tre tranches:
Per il settore orafi, argentieri e affini l’aumento è stato fissato a 69,74 euro, mentre per gli odontotecnici a 66,09 euro.
Inoltre, ai dipendenti inquadrati con contratto metalmeccanici è stata riconosciuta una somma a copertura del periodo di carenza contrattuale a titolo di una tantum di 130 euro, da erogare in due tranche, di cui la prima di 70 euro a marzo 2022 e la seconda di 60 euro a luglio 2022.
Il Contratto metalmeccanici, prima del rinnovo dell'anno scorso, prevedeva i seguenti stipendi in base al Livello di inquadramento dei dipendenti: