Secondo quanto previsto dalle leggi 2022, un contratto di affitto di casa si può rinnovare per sempre senza alcun limite di tempo relativo al rinnovo, a meno che nel suddetto periodo l’inquilino non invii raccomandata di disdetta del contratto (con preavviso di almeno 6 mesi) e il proprietario non decida per esempio di vendere l’immobile per cui conclude il contratto di locazione, anche in tal caso previo preavviso all’inquilino.
Stipulare un contratto di affitto significa seguire regole ben precise nella sua stessa scrittura, sia per la registrazione, sia per la tipologia di contratto da stipulare, se a canone libero, a canone concordato o con cedolare secca. In ogni caso, un contratto di affitto di una casa si può rinnovare per sempre o esistono limiti?
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, un contratto di affitto di casa si può rinnovare sempre, non esistono particolari limiti al suo rinnovo se non quelli previsti dalla scadenza dello stesso contratto. Secondo le norme in vigore, infatti, le parti possono stipulare contratti di affitto di tre o quattro anni, a seconda che si tratti di affitto a canone concordato o libero, e alla scadenza dei periodi indicati, il contratto si considera rinnovato automaticamente, rispettivamente per 2 e altri 4 anni.
Al momento della seconda scadenza del contratto, il contratto di affitto di casa può essere ancora rinnovato o mantenendo le stesse condizioni o a nuove condizioni e di nuovo con la formula 3+2 o 4+4 o altrimenti al momento della scadenza del periodo il contratto si rinnova ancora tacitamente alle medesime condizioni.
Ciò significa che un contratto di affitto di casa regolare si può rinnovare per sempre senza alcun limite di tempo relativo al rinnovo, a meno che nel suddetto periodo l’inquilino non invii raccomandata di disdetta del contratto (con preavviso di almeno 6 mesi) e il proprietario non decida per esempio di vendere l’immobile per cui conclude il contratto di locazione, anche in tal caso previo preavviso all’inquilino.
Dunque, alla scadenza del secondo quadriennio o triennio, in mancanza di comunicazione di una delle parti per rinnovare a nuovi condizioni per rinunciare al rinnovo, il contratto si rinnova automaticamente. Non è invece mai possibile rinnovare un contratto di affitto transitorio, secondo le leggi attuali.
Qualsiasi sia la forma scritta e qualsiasi sia il tempo eventuale di rinnovo o meno, il contratto di affitto per essere considerato regole deve innanzitutto essere fatto in forma scritta, riportando tutti i dati di proprietario di casa, inquilino e relativi all'immobile, e sottoscritto da entrambe le parti, e deve essere registrato, per legge, all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula.
Senza la registrazione del contratto all'Agenzia delle Entrate, il contratto è come se non esistesse, sarebbe nullo e l'affitto risulterebbe in nero. Un contratto di affitto per essere valido e regolare deve riportare anche:
Nessun limite al rinnovo di un contratto di casa in affitto se nessuna delle parti invia disdetta dallo stesso: regole in vigore e chiarimenti